SILVIA SANTINI
Cronaca

"L’ex Komedia rinasce, ma il settore soffre"

Un altro locale da ballo dalle ceneri dell’ex discoteca, Casarola (Assointrattenimento): "Penalizzati da costi e restrizioni, tanti hanno chiuso"

di Silvia Santini

Presto la Valmusone potrà contare su un altro locale da ballo, quello che rinascerà dalle ceneri del Komedia lungo la statale 16 a Castelfidardo. Una discoteca che ha fatto ballare una generazione fino a dieci anni fa e che se fosse stato aperto in questo biennio avrebbe di certo sofferto le restrizioni dovute all’emergenza pandemica. Discoteche e locali da ballo hanno riaperto da un mese ormai, ma con grosse limitazioni ancora in vigore che ne stanno compromettendo la resistenza. Come se non bastasse, gli aumenti delle bollette della luce sono, come per altri settori, l’ennesima stangata al settore che tenta in tutti i modi di uscire fuori dal buio. Maurizio Casarola, presidente regionale di Assointrattenimento e rappresentante della sala da ballo Melaluna centerdance di Castelfidardo, proprio accanto all’ex Komedia, conferma: "Abbiamo riaperto, ne siamo contenti, organizziamo diverse serate danzanti, ma siamo comunque in sofferenza anche per il caro bollette. La capienza all’interno della sala al 50 per cento e all’esterno al 75, l’utilizzo della mascherina all’interno (non se si balla, ma se si gira per il locale sì), più il possesso del Green pass rafforzato e altre restrizioni, ci penalizzano comunque in buona misura. Noi abbiamo mantenuto lo stesso prezzo del biglietto a fronte degli aumenti. Il 35 per cento delle disco in Italia però non è riuscito a sopravvivere e ha chiuso. Gran parte dei ristori 2021 che ci hanno dato vanno a confluire nel pagamento della Tari e quindi è facile immaginare che tantissimi locali non ce l’hanno fatta, ci sono i costi fissi imprescindibili. Perché i teatri e i cinema pagano il 10 per cento di Iva e noi il 22? Siamo anche noi nel campo della cultura, della musica e dello spettacolo". Comunque tantissime persone sono tornate a ballare nei weekend di quest’ultimo mese e si spera che, con il decadere dello stato di emergenza a fine mese, alcune limitazioni possano essere cancellate. Le orchestre e i musicisti che popolano le sale da ballo hanno potuto riassaporare il contatto con il pubblico e di questo si rallegrano. Resta sempre la paura che tutto possa cambiare in peggio da un momento all’altro, come è stato lo scorso dicembre quando il governo, nel giro di poche ore, ha chiuso le discoteche.

I locali che sono riusciti a tenere duro e stanno riaprendo hanno già in programma tante serate, proprio come il Melaluna. Non tutti i locali sono uguali, c’è una parte di essi che comunque ha più margini di sopravvivenza: "In questo settore si salvano i locali per i giovanissimi che non hanno grandi paure o limiti oggi", dice Casarola.