"L’ho sentito urlare forte: ’Vai via’"

"L’ho sentito  urlare forte:  ’Vai via’"

"L’ho sentito urlare forte: ’Vai via’"

"Ho sentito lui che gridava ‘Vai via, vai via’. Ma non mi sono preoccupato troppo, si sentiva spesso loro due litigare".

A parlare è Remo Torretti, novantenne fabrianese che abita al quarto piano dello stesso palazzo in cui abitava da tanti anni (al primo piano) Fausto e ultimamente assieme ad Alessandra Galea. Il palazzo in cui sabato mattina è avvenuto l’omicidio. "Povero Fausto, era una persona davvero brava e buona - aggiunge Torretti che uscendo di casa chiede gli inquirenti se hanno bisogno di qualcosa -. Se non fosse stato buono e bravo non gli sarebbe avvenuto nulla. Oggi purtroppo è così. Ci dispiace davvero molto, ci conoscevamo a una vita". Lei, Alessandra Galea, tra i vicini viene descritta come una donna che non dava troppa confidenza, si limitava a rispondere al saluto di chi incontrava e nemmeno sempre. "Li si sentiva discutere spesso – aggiunge un altro vicino - probabilmente per motivi economici, lavorava soltanto lui. Lei andava e veniva probabilmente faceva la sua vita". Sono trascorsi 6 giorni dal delitto di via Romualdo Castelli ma lo choc è ancora fortissimo come tra la serata di sabato e la mattina di domenica quando la terribile notizia si è diffusa in città. "Fausto era una persona umile, un lavoratore – riferiscono ancora i vicini – mai avremmo pensato potessero fargli del male e invece in un baleno lui non c’è più. Speriamo che possano almeno fissare presto i funerali per lasciarlo riposare in pace".