MARINA VERDENELLI
Cronaca

Lucia e Diego, vite spezzate. Tutti per il figlio rimasto solo. Ma una raccolta di fondi è nel mirino della famiglia

E’ stata indetta dall’azienda di servizi funebri Taffo, la madre: "Lei non avrebbe voluto". L’avvocato Benvenuto: "Faremo i dovuti accertamenti per evitare strumentalizzazioni".

Lucia Manfredi e Diego Duca, le vittime del tragico incidente di sabato a Torrette

Lucia Manfredi e Diego Duca, le vittime del tragico incidente di sabato a Torrette

Vivevano per il figlio e lui li aspettava sempre abbracciandoli forte quando tornavano a casa dopo i turni in ospedale della madre e quelli al 118 del padre. Tre, un numero perfetto per la loro piccola famiglia distrutta sabato mattina da un incidente d’auto in via Esino e su cui sarà doveroso dare delle risposte e assicurare le responsabilità di chi e per come hanno reso orfano un bambino di soli 10 anni. Il bimbo era al sicuro a Fabriano, a casa della nonna materna Fernanda Gianfelici quando la mamma Lucia Manfredi, 40 anni, medico all’ospedale di Torrette e il padre Diego Duca, 40 anni anche lui, autista-soccorritore del 118 di Perugia, sono stati strappati alla vita. Tutta la comunità adesso, da Ancona a Fabriano, si sta stringendo attorno al bambino rimasto senza i genitori. Un piccolo guerriero che ha saputo di aver perso i genitori dopo una telefonata che colleghe di ospedale di Lucia hanno fatto a casa di nonna Fernanda. La dottoressa non è mai arrivata al lavoro sabato mattina e in un tam tam si sono rincorse chiamate e messaggi fino a realizzare che il dramma era doppio, non era morta solo lei ma anche Diego che sabato aveva il giorno libero e per questo era in auto con la moglie.

La coppia aveva dormito nella casa di Ancona, in via Lambro, una via parallela a dove si è consumato il dramma. Un appoggio vicino all’ospedale di Torrette, proprio per il lavoro di Lucia. Finiti i rispettivi turni sarebbero ritornati a casa dal figlioletto. Insieme alla nonna il bambino invece sabato ha raggiunto Ancona e su di lui adesso sono tutte le attenzioni. E’ già partita una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme, "Un futuro per un piccolo guerriero", indetta dalla azienda di servizi funebri Taffo che per primo ha donato mille euro, aprendo la raccolta su input di una parente e che ieri pomeriggio aveva già superato i 20mila euro in poche ore. "Siamo in contatto con una cugina – ha spiegato Emanuele Romagnoli, titolare di Taffo – che conosciamo e che abbiamo informato dell’iniziativa. La notizia ha toccato tutti e non è la prima volta che come gruppo Taffo utilizziamo i nostri canali social per fini benefici come questo. Il ricavato sarà per il bambino e lo daremo ai nonni che si prendono cura di lui. L’intero importo sarà girato sull’iban che ci forniranno i familiari, tutto in maniera trasparente". Sui social l’iniziativa non è stata gradita da tutti. I familiari di Lucia, la mamma Fernanda Gianfelici e il cugino Roberto Paladini, per conto della famiglia Manfredi, hanno preso le distanze dalla raccolta fondi di Taffo. "Non l’abbiamo autorizzata – dicono mamma e cugino – Lucia non lo avrebbe mai voluto. La dedizione che dedicava ai suoi pazienti e al suo lavoro ci è stata notevolmente ripagata in questi giorni perché stiamo ricevendo un calore umano fuori misura e ringraziamo tutti per vicinanza. Lei era innamorata del suo lavoro". La famiglia Manfredi si è affidata all’avvocato Ruggero Benvenuto per essere seguita e tutelata dopo la morte della coppia. "Faremo i dovuti accertamenti sulla racconta fondi – dice l’avvocato Benvenuto – per evitare strumentalizzazioni. Sull’incidente attendiamo fiduciosi l’operato della Procura".

Intanto, sempre sui social, si rincorrono pensieri di affetto e vicinanza al bambino della coppia, "quel bambino è figlio di tutti noi ora" hanno scritto in molti. Anche i colleghi di lavoro di Diego, a Perugia, hanno annunciato una raccolta fondi per Alessandro. La sindaca di Fabriano Daniela Ghergo ha annunciato il lutto cittadino nel giorno dei funerali quando verranno fissati.