
"Non mi ha mai interessato quanti anni di condanna avrebbe fatto, perché la priorità per me è la mia famiglia,...
"Non mi ha mai interessato quanti anni di condanna avrebbe fatto, perché la priorità per me è la mia famiglia, non era importante la sentenza perché sapevo già che la giustizia alla fine avrebbe fatto il suo percorso. Ma non mi sembra giusta la pena, soprattutto per i miei genitori che sono rimasti scioccati. Non è stata fatta giustizia, mio fratello non è più con noi senza un perché". Così Xhuliano Bitri, fratello della vittima, ha parlato dopo la sentenza della Corte aggiungendo gratitudine per tutte le persone che ad Ancona gli sono state vicino dopo la perdita di Klajdi: "L’avvocato Marina Magistrelli è stata come una mamma per me, ho percepito calore umano sin dal primo giorno che sono entrato in studio".
La difesa dell’imputato ha sottolineato come "per noi l’aggravante dei futili motivi non c’è mai stata – ha commentato Davide Mengarelli – e siamo contenti che la Corte lo ha riconosciuto. Abbiamo presentato venti pagine di memorie difensive. Adesso aspetteremo che escano le motivazioni per leggere il contenuto di questa decisione di condanna e poi valuteremo un ricorso in Appello".
In merito alle intercettazioni avvenute in carcere e contestate al suo assistito osserva come "sono stati estrapolati solo alcuni passaggi di una conversazione ben più ampia dove il mio assistito diceva anche di aver avuto paura trovandosi tutte quelle persone contro di lui e anche dispiaciuto e addolorato per la morte del ragazzo, diceva anche che avrebbe preferito morire lui".