REDAZIONE ANCONA

"Ma per chi lavora nello scalo dorico è un problema Per mangiare dobbiamo peregrinare nella città"

"Ammetto che con i locali attualmente chiusi al porto, per noi che lavoriamo all’interno dello scalo adesso è un problema. Abbiamo trovato tutto chiuso e abbiamo dovuto iniziare un peregrinaggio in città per trovare un posto vicino, dove prendere qualcosa d’asporto per fare pranzo. Per fortuna il Giuliani era aperto e non è distante. Ma se si arriva nel momento in cui c’è la fila?". Alberto Agnusdei, capo cantiere della ditta Tino Sani, insieme ai colleghi ieri si è spinto oltre il porto "ma, avendo un’ora di pausa, bisogna fare comunque tutto di fretta perché il cantiere, a piedi, non è vicinissimo al centro se si hanno i tempi stretti. Mi auguro che domani (oggi per chi legge, ndr) qualcuno riapra. Sapevamo dell’ordinanza e sapevamo anche che, almeno fino alle 18, li avremmo trovati aperti. Ci chiediamo invece se, per chi fa ad esempio i turni di lavoro serali, ci sia la possibilità di approfittare dell’asporto anche senza carta di imbarco o sbarco cioè se l’ordinanza riguardi solo i viaggiatori, o dia la possibilità anche ai portuali di approfittare del servizio. Per noi, non avere questa possibilità, è un problema".