
I carabinieri hanno raccolto la denuncia della donna
Si conosco sui social, ai tempi del Covid, e quando la pandemia allenta iniziano a vedersi e tra loro nasce una storia d’amore. La felicità però sarebbe durata poco per la donna, una romena di 41 anni residente a Cupramontana. Il compagno, un muratore di 51 anni, originario della Puglia, si era trasferito a vivere un periodo con lei e con la convivenza sarebbero iniziati i litigi. L’uomo sarebbe arrivato anche a picchiarla al punto che la romena ha deciso di lasciarlo. Era l’autunno del 2022. Da quel momento le condotte ossessive e violente nei confronti di lei si sarebbero amplificate con minacce di morte quali "ti ammazzo, ti faccio saltare in aria con l’auto, ti brucio" e dispetti continui come riempirle il serbatoio della benzina con l’acido.
Dopo due denunce fatte ai carabinieri del posto, una a settembre del 2023 e l’altra un mese dopo, il pugliese è finito a processo per stalking e ha un divieto di avvicinamento alla donna. E’ difeso dall’avvocato Francesco Nucera. La romena si è costituita parte civile con l’avvocato Laura Paolini e chiede un risarcimento di 100mila euro per quanto subito in quattro anni, dal 2019 al 2023. Ieri ha testimoniato in tribunale, davanti al giudice Roberto Evangelisti, protetta da un paravento perché in aula c’era anche l’imputato che nel frattempo è andato a vivere nel palazzo accanto.
Ha raccontato vari episodi avvenuti prima di trovare la forza di denunciarlo. "Un giorno stavamo preparando il tiramisù – ha detto la vittima – e uscito il discorso degli ex. E’ uscito fuori di sé, mi ha buttato le uova addosso, aveva una rabbia incontrollabile urlava ti ammazzo poi mi ha buttato a terra di spalle, mi ha messo un ginocchio sopra e le mani al collo, stringeva, non respiravo più, poi per fortuna si è alzato se no sarei morta. Gli ho detto di andarsene". L’uomo sarebbe rientrato dalla finestra del bagno. "Per coprire i lividi alle mie figlie – ha detto la romena - ho messo della cipria e una sciarpa al collo anche se era caldo". Il primo episodio violento risale al capodanno 2021-2022 quando la coppia ha fatto un viaggio in Puglia. All’imputato era arrivata una telefonata di una ex che aveva indispettito la vittima.
L’uomo l’avrebbe presa a schiaffi poi portata fuori con l’auto a cento all’ora per fermarsi su un campo e bastonarla. Quando lei ha troncato la storia lui l’avrebbe pedinata, seguita con la vettura e provocato danni all’automobile mettendole chiodi per forargli le ruote e aspettandola poi sotto casa ridendo. Dopo le denunce i carabinieri hanno sequestrato a casa dell’uomo materiale ritenuto offensivo come mazzette da carpentiere e taglierini. L’imputato respinge le accuse. Prossima udienza il 2 ottobre.
Marina Verdenelli