
Manovra difficile a Porta Marina, automobilista si mette di traverso bloccando l’autobus, prima insulta il conducente e poi gli lancia addosso una bottiglietta d’acqua piena. L’ennesimo episodio di intemperanza nei confronti degli autisti di Conerobus. Il fatto è successo mercoledì mattina appunto a Porta Marina dove puntualmente si verificano problemi di viabilità a causa della difficoltà di manovra dei bus. Di solito la faccenda si risolve con alcune manovre in più, qualche rallentamento e proteste verbali, mentre l’altro ieri al conducente del mezzo della linea R è andata sicuramente peggio. Gi autisti della linea R hanno più volte segnalato quel problema alla direzione di Conerobus affinché prendessero dei provvedimenti confrontandosi con le istituzioni locali, ma fino ad ora nulla si è mosso. Da qui la presa di posizione de sindacato Usb di Conerobus: "Ieri (mercoledì, ndr.), dopo l’incidente, un nostro delegato Usb è andato a chiedere appuntamento urgente alla polizia locale e al sindaco di Castelfidardo perché la cosa va risolta al più presto" spiega Fabiano Falappa, delegato e portavoce Usb dentro l’azienda del trasporto pubblico più grande delle Marche. un altro delegato Usb, Davide Fagioli, racconta nel dettaglio quanto accaduto a Castelfidardo. "Il bus a Porta Marina l’altra mattina, come tutti giorni, non riesce a girare. L’automobilista si è messo di traverso con la macchina bloccando il mezzo e scendendo dall’auto ha insultato il collega. Dopo essersi avvicinato al finestrino gli ha lanciato addosso una bottiglia di acqua. È stata subito fatta una segnalazione ai carabinieri e ai vigili urbani. In quel punto tutti i giorni abbiamo problemi con il transito dei bus, blocchi continui con ritardi cronici sul percorso che a volte sfociano in insulti e come ieri addirittura con lancio di oggetti". A proposito del lancio di oggetti Falappa aggiunge: "L’altro giorno il ragazzo al volante dell’auto, prima di fuggire, ha lanciato una bottiglietta d’acqua, ma domani potrebbe essere qualcosa di peggio. Non ci tutela nessuno, né fuori né dentro l’autobus. Se qualcuno ci aggredisce fisicamente, verbalmente accade tutti i giorni, noi non siamo assolutamente protetti. La cabina non chiude ermeticamente e, inoltre, ci sono mezzi senza neppure un vetro di protezione. Quanto sta accadendo è inaudito e inaccettabile, nonostante le nostre continue segnalazioni a chi di dovere. Adesso basta, la misura è colma".