Manuela Maggi è morta, non ce l’ha fatta contro la malattia. Addio all’architetto e scrittrice

Moglie del chitarrista e compositore Giovanni Seneca, se n’è andata la scorsa notte a 60 anni. Il ricordo dell’amico Andrea Nobili: "Persona molto in gamba e donna di carattere. Siamo addolorati"

L’architetto Manuela Maggi

L’architetto Manuela Maggi

Ancona, 18 aprile 2024 – Se n’è andata la scorsa notte, a 60 anni appena compiuti, dopo aver combattuto per un anno e mezzo contro una brutta malattia. Manuela Maggi, moglie del chitarrista e compositore Giovanni Seneca, ad Ancona era conosciuta soprattutto come architetto, ma in realtà era una donna dai molti talenti. Oltre che yacht designer, infatti, era illustratrice di libri (in particolare per bambini) e scrittrice. Dopo aver studiato a Firenze e lavorato a Parigi decise di tornare in Italia per vivere in una città di mare. Inutile dire quale fu la sua scelta.

Oggi a piangerla sono in tanti, a cominciare dagli amici di una vita. Come l’ex assessore alla cultura Andrea Nobili: "La conoscevo da quarant’anni, facevamo parte dello stesso gruppo, con Giovanni, Luigi Socci, Carlo Pesaresi... – dice Nobili – Ricordo che, tra le altre cose, si occupò dell’allestimento del Fahrenheit (storico locale anconetano, ndr). Allora eravamo ragazzi. Era una persona molto in gamba, simpatica, una donna di carattere. Siamo tutti molto addolorati".

È lo stesso Nobili a ricordare che la Maggi e Seneca si conobbero a Parigi. "Lui studiava chitarra, lei lavorava in uno studio di architettura. Vissero a lungo a Parigi. Erano sposati da 35 anni". Un architetto molto noto e stimato, soprattutto nel settore navale, la Maggi, ma il suo nome era conosciuto anche nel mondo letterario, come si diceva. Fu autrice di racconti per Ennepilibri (‘Nero Marche’), Perrone (‘Frittology’, ‘Lo sport in Rosa’), Eclissi (‘Uomini a pezzi’), L’orecchio di Van Gogh (‘Onda d’Abisso’), Italic Pequod (‘Marchenoir’), Galaad (‘Dritto al Cuore’) e di giochi di ruolo come ‘Project Octopia’. Partecipò a concorsi e manifestazioni culturali (‘CIS in Tandem’, ‘Essere Italiano’, ‘Parole per strada’), e fu coautrice di racconti per il concorso ‘Storie di Biblioteca 2012’ (primo posto nel 2013). Manuela Maggi lascia il marito e un figlio.