Minacce a Marco Bentivogli, inviata una lettera con dieci proiettili

E' stata recapitata alle 6.40 nella sua abitazione di Ancona. Il leader di Base Italia, sotto scorta dal 2017: "Mia figlia e mia moglie sotto choc, speravo non arrivassero fin qui"

Marco Bentivogli minacciato con una lettera contenente proiettili

Marco Bentivogli minacciato con una lettera contenente proiettili

Ancona, 19 settembre 2021 - Una lettera con proiettili è stata recapitata all'ex segretario della Fim Cisl, Marco Bentivogli, ora leader dell'associazione Base Italia. Il plico, trovato questa mattina intorno alle 6.40 nella sua abitazione di Ancona, conteneva minacce nei confronti del sindacalista, della sua famiglia e degli uomini della scorta. Ad accompagnare la lettera, 10 proiettili carichi, 5 per fucile a pallettoni e 5 per pistola 7.65. Sul posto, per i sopralluoghi, sono immediatamente intervenute le forze dell'ordine e la polizia scientifica. 

L'ennesimo episodio di intimidazione, che ha determinato l'intensificazione del dispositivo di tutela assegnato alla sicurezza di Bentivogli. "Mia figlia e mia moglie sono sotto choc, hanno minacciato anche la scorta. Speravo che non arrivassero ad Ancona", ha dichiarato il leader di Base Italia, subito dopo il fatto. 

Bentivogli, 51 anni, prima segretario provinciale Fim Cisl a Bologna e poi ad Ancona, è sotto scorta dal dicembre 2017 quando era ancora segretario generale Fim-Cisl: l'Ucis (Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale) accordò la protezione dopo due aggressioni e varie minacce di morte, arrivate nell'ambito delle vicende Ilva e Fiat-Fca. Dopo quelle arrivate stamattina, si è proceduto ad intensificare il dispositivo di tutela assegnato. Nel giugno 2020, una busta venne trovata vicino all'abitazione a Roma di Bentivogli: conteneva una lettera con minacce e riferimenti alla ricorrenza dei dieci anni dell'accordo per la Fiat di Pomigliano, oltre a due cartucce di pistola calibro 38 e due calibro 9.

Solidarietà dal mondo politico

E intanto, è stata espressa solidarietà, al leader di Base Italia, da parte di tutto il mondo politico. Tanti i messaggi sui social: "Solidarietà piena a Marco Bentivogli per l'atto intimidatorio di cui è stato oggetto. Vai avanti, Marco, con ancora più determinazione", ha scritto su Twitter Enrico Letta. E ancora, Nicola Zingaretti:  "Sono vicino a Marco Bentivogli e alla sua famiglia per questa ennesima minaccia. Chi mina la libertà delle idee e il confronto minaccia la democrazia e tutti noi. Solidarietà e un abbraccio per dirti che non sei solo. A presto". Il senatore Pd Andrea Marcucci: "Solidarietà ed un abbraccio a Marco. La sua attività nel sindacato, le sue idee, le sue battaglie, sono un patrimonio per tanti''. Per la senatrice Pd Valeria Fedeli, si tratta di "una minaccia gravissima, di fronte alla quale serve la massima unità di politica, impresa e sindacati in difesa valori democrazia. Massima solidarietà a Bentivogli", così la Fedeli su Twitter.

Davide Faraone, presidente dei senatori di iv, scrive: "Ancora proiettili per Marco Bentivogli. Continuano a minacciarlo. Mantengono la macabra promessa questi vigliacchi. Un anno fa in una busta con tre proiettili, il messaggio inquietante 'Festeggeremo insieme l'accordo di Pomigliano ovunque a Roma o ad Ancona, non bastano le dimissioni'. La minaccia si riferiva al patto siglato nel 2011 da Bentivogli sulla Fiat a Pomigliano, a seguito del quale il sindacalista era già stato raggiunto da varie minacce di morte, motivo per cui gli fu assegnata la scorta -prosegue Faraone-. A Marco la mia vicinanza, e a chi vuole fermare le persone perbene, il vento del riformismo, la condanna senza se e senza ma".