PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Naomi Vignoni, chi è l’influencer di Ancona che ammalia

Ha 21 anni e 467mila followers su TikTok. Le sue foto spopolano su Instagram e su OnlyFans: "L’obiettivo è crescere sempre di più"

Naomi Vignoni, 22 anni non compiuti, influencer anconetana tra le più ricercate

Ancona, 5 giugno 2022 - Bella, anzi bellissima. Ventidue anni non compiuti, un fisico da modella. Un volto destinato alle pagine patinate. Per ora Naomi Vignoni, osimana, di fatto anconetana a tutti gli effetti, si "accontenta" di avere 58 mila followers su Instagram e 467mila su TikTok. Naomi è quella che chiameremmo una "influencer".

Ma anche questo concetto che ha prodotto personaggi famosi come Chiara Ferragni, è oramai superato. Gergo antico: i social sono un mondo in evoluzione. Forniscono opportunità di espansione e di lavoro eccezionali. Chi sa sfruttare la propria immagine nel migliore dei modi facendo l’interesse delle grandi aziende, può fare centro.

Naomi ci sta provando: pur avendo solo 22 anni, è una delle influencer anconetane più ricercate in Italia. Il binomio "bella senza testa" è presto smentito.

"Credere di potersi creare un’immagine pensando al guadagno facile grazie ai social sbaglia di grosso". Nessuna discriminazione, niente messaggi di diversità e di razzismo. Esclusività, però, sì. "E’ il concetto alla base del mondo social. Dire che non lo faccio per soldi sarebbe un’ipocrisia, ma la cosa più importante è affermarsi, continuare a crescere".

Naomi sponsorizza i prodotti di una nota multinazionale cinese del settore dell’abbigliamento e dell’outfit che ha fatto un vero e proprio boom di clienti durante il lockdown. "Indosso abiti, scarpe, gioielli. Lo faccio perchè mi piace". Ha iniziato a farlo quando è esploso il Covid. La gente stava rintanata in casa e non faceva altro che utilizzare i social.

E’ stata la molla che ha convinto Naomi e i suoi manager a tentare di fare il salto di qualità. Naomi balla, scrive, chatta, mette foto accattivanti sui suoi profili, invita il suo pubblico che interagisce con lei, a rispondere, a raccontare la propria vita. L’altro giorno una ragazzina di 12 anni che la segue su Tik Tok, le ha inviato un testo con le cento motivazioni per le quali le vuole bene.

"Io non sono un esempio – dice Naomi – faccio solo quello che mi piace. Ma non voglio essere etichettata. Ho una fanbase purissima, gestita per essere valorizzata". Nel suo lavoro i pregiudizi si sprecano. Le influencer guadagnano molto bene, arrivano anche a incassare più di diecimila euro al mese. Quelle più titolate portano a casa cifre astronomiche, che la maggior parte della gente comune non si sogna neppure. Per vendere la propria immagine, pubblicizzare prodotti, diventare un punto di riferimento per migliaia di persone.

Negli Stati Uniti questo mondo non è virtuale: si può toccare con mano, si fanno soldi a palate grazie all’uso sapiente dei social. Dietro il lancio di una foto, ci sono ricerche di marketing, studio delle parole esatte da affiancare. "Ho anche un profilo su Onlyfans" dice Naomi. E’ una piattaforma con contenuti esclusivi, alla quale ci si può abbonare per avere il privilegio di vedere video di ragazze in abiti succinti e atteggiamenti provocanti. "La mia – dice Naomi – non è pornografia. Ad indossare un intimo e parlare con le persone, non c’è niente di male".

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