
L’infermiere Nicolò Mazzola
Si è spento per sempre il sorriso gentile di Nicolò Mazzola, infermiere di soli 28 anni nel recente passato infermiere all’ospedale Carlo Urbani sia in Broncopneumologia che nel reparto Covid, a combattere la battaglia contro il virus Sars Cov-2.
Lui purtroppo la sua battaglia l’ha persa per sempre. È stata una battaglia combattuta a testa alta, contro un male terribile che non gli ha lasciato scampo e l’ha portato via all’affetto dei suoi cari e degli amici, troppo presto e in appena tre mesi. Il suo cuore ha cessato per sempre di battere lunedì sera all’ospedale regionale di Torrette dove ha lavorato per un periodo dopo la sua laurea conseguita all’università politecnica delle Marche.
Nicolò Mazzola era originario della Puglia ma da tanti anni viveva nelle Marche, ad Ancona. Ieri la tragica notizia è arrivata pesante come un macigno ai suoi colleghi dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi che l’hanno conosciuto ed apprezzato per le sue grandi doti umane. "Un ragazzo umile e molto generoso" lo descrivono i colleghi del reparto e gli amici. "Vola Nico. La Pneumologia di Jesi non ti scorderà’ mai – scrive un medico - Sei parte di noi. Scoprirai una Vita nuova, piena... senza dolore. Solo Gioia. Perchè sei un’anima pulita e speciale".
Stamattina il feretro di Nicolò partirà per la Puglia dove si svolgeranno i funerali. I medici della Pneumologia di Jesi saranno a Torrette per dargli l’ultimo saluto. "Rimarrai sempre nei nostri cuori per la bella persona che eri, ci mancherai Nico" scrive un’altra collega sui social dove ieri sono comparsi molto messaggi di cordoglio per il giovane infermiere che ha lasciato troppo presto questa vita. "Nico non ti dimenticheremo mai. Non si può andare via così presto" commenta distrutta dal dolore un’altra collega. E poi ancora: "Nico ci mancherai moltissimo. Lasci un vuoto e un dolore immenso. Sentite condoglianze alla famiglia. Vola leggero".
"Buon viaggio Nicolò. Continua a sorridere anche da lassù" aggiunge Alessandro da Ancona. "Il suo sorriso spaccava e spaccherà il cielo" ne è convinto Samuele. Nicolò aveva messo tutto il suo impegno, la sua professionalità ed umanità nel reparto Covid allestito all’ospedale Carlo Urbani doveva aveva assistito amorevolmente tanti pazienti alle prese con questo terribile virus. Lo ha fatto nei mesi più difficili dove il virus ha continuato a causare lutti e sofferenze. Nicolò era stato per un breve periodo in servizio anche alla casa di riposo Benincasa di Ancona dove pure gli ex colleghi lo ricordano come "bravo, semplice (nell’accezione più alta del termine, ndr) e gentile".