REDAZIONE ANCONA

"Non c’è più collegamento informatico tra ospedale e medico di base"

L’amara scoperta di Elvio Giaccaglini, già primario di neurologia

"Ho scoperto che non c’è alcun collegamento informatico tra ospedale e medico di medicina generale e se una persona viene portata al pronto soccorso per una urgenza non c’è possibilità di avere informazioni rapide sulla sua storia clinica, specie se il medico non è in ambulatorio". A parlare è Elvio Giaccaglini, già primario di neurologia all’ospedale di Jesi che nei giorni scorsi è ricorso alle cure dell’ospedale Carlo Urbani. "La tutela della salute è un percorso che può cambiare anche in modo urgente ma una persona ad ogni sede deve ripetere chi è, che malattie ha avuto magari con il rischio di qualche dimenticanza, che farmaci prende e se addirittura ha avuto accessi in sovrastrutture (come cardiochirurgia o neurochirurgia). A mio avviso – spiega - la conoscenza della condizione passata e attuale del paziente deve essere di tutte le strutture che possano rapidamente chiarire, ricordare, rendere più facile l’accesso alla diagnosi ed alle terapia più utile. Lo strumento di collegamento informatico diventa essenziale se pensiamo ad un percorso unitario del sistema di tutela della salute, tanto più che già la Regione lo ha concepito, giustamente, come "organizzazione a rete". Un servizio era esistente fino a qualche anno fa e riguardava i medici di medicina generale, le strutture del territorio e anche il pronto soccorso ma al cambio di direttore dell’Area Vasta 2 nell’ottica di una riduzione di spesa è stato abolito"