
Dino Latini e Francesco Pirani
Non è tardata ad arrivare da parte dell’ex leader delle "Liste civiche da sempre" Dino Latini la replica alle parole di Francesco Pirani che si ricandida a sindaco di Osimo. "Caro ex sindaco volutamente raccontala giusta, migliora il tuo far di conti, riacquista la memoria, rispetta chi ti ha fatto vincere. I consigli comunali a cui siamo stati assenti fra la fine di agosto ed i primi di settembre 2024 sono stati solo 3 di cui 2 giustificati. Per il resto sei stato tu per mesi a non voler far riunire il consiglio comunale, per strategia di passare da finta vittima e incolparci e sbatterci fuori. Le linee programmatiche del Comune sono state approvate, però hai voluto togliere la parte in cui si diceva che dovevamo abbassare le tasse, infatti le hai tutte alzate subito e di tanto, dalla Tari alla tariffa dell’acqua e volevi alzare quelle del trasporto e mense scolastiche. Come un bimbo che quando non va d’accordo con gli amichetti nei giochi riprende i suoi giocattoli e va a casa, appena qualcuno ti ha ricordato che bisognava rispettare gli impegni presi con gli osimani e non tartassarli sei scappato lasciando letteralmente la città al buio alla vigilia di Natale, il quartiere di San Marco senza rimborsi e gli alluvionati senza punti di riferimento, le società sportive e le associazioni culturali senza contributi, tutti in difficoltà. Hai pensato solo al tuo ego, facendolo pagare a tutti gli osimani. Straparli quando affermi che altri giocavano per fini personali in vista delle elezioni regionali, perchè se fosse stato vero ti avrebbero assecondato per non perdere voti. Semmai tu giocavi su i tavoli della destra e della sinistra contemporaneamente promettendo l’appoggio a chi si candidava alle regionali. La nostra unica vera colpa è stato richiamarti, aver creduto che eri cambiato come dicevi, di averti sostenuto come mai fatto prima per altri, ed averti concesso carta bianca, che hai usato per tradire noi e gli osimani. Ti auguriamo un grande successo, di vincere da solo, di comandare da solo, senza mediazione, sperando che le tue prossime dimissioni (le terze) non siano dopo pochi giorni dal voto. La città non ha bisogno. Ti ricordi quando nel 2004 hai tenuto con altri in scacco per mesi il sindaco Latini impedendogli di fare la giunta, pur avendo questo vinto al primo turno con il 63 per cento? Ci vollero 4 mesi prima che si varasse la giunta, durante i quali Latini non si dimise nè si finse vittima, nè gridò che era impedito ad amministrare ma ti riaccolse come figliol prodigo a fare l’assessore, cosa che hai fatto lanciando la minaccia delle dimissioni ogni paio di mesi, per poi rivendicare alla fine la candidatura a sindaco. Magari quel ricordo non ti sovviene, ma i fatti solo documentabili".