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Parco del Conero, ecco il Poggio Paesino con un reticolo di cunicoli

Ad Ancona, situato nel Parco regionale del Conero, si trova il Poggio, un paesino con circa 400 abitanti nominati poggesi. Esso è diviso in tre parti: le casette, la costa (detta anche Sant’Antonio) e il Poggio alto, dove una volta giaceva l’antico castello. In questa località si trovano dei monumenti di grande importanza, come la Chiesa medievale di Santa Lucia, che conserva oggetti che riportano le tradizioni della zona, il Monumento dei caduti nella Prima Guerra Mondiale, presso il quale si organizzano celebrazioni commemorative, e la parrocchia settecentesca, con alcuni ampliamenti ottocenteschi, di San Biagio, dove si trovano alcune memorie sacre, come l’organo rinascimentale e i quadri della Madonna con il bambino e quello del Miracolo degli occhi di S. Lucia di Luca d’Ancona. Ogni anno, il 15 agosto, a Portonovo, i poggesi svolgono una festa detta "Festa della Madonna del mare" che si ripete da oltre 90 anni. Consiste in una processione su imbarcazioni che raggiungono il largo, poi si gettano le corone nelle onde per ricordare le vittime del mare; il tutto finisce nella chiesa di Santa Maria a Portonovo, dove si celebra la funzione religiosa. Nella zona del Poggio risiedono da generazioni famiglie, dette "vecchie", che vengono considerate come originarie del posto, in base a criteri che tengono conto dell’antichità della permanenza del ceppo familiare nel luogo per tre secoli, un secolo o tre generazioni successive che sono: Agatoni, Agostinelli, Burini, Breccia, Casaccia, Corinaldesi, Fiorini, Giacchetti, Rocchetti, Spegne, Stecconi, Temperoni, Zampa, Zoia, le quali si erano insediate al Poggio già prima della caduta dello Stato Pontificio e della proclamazione dello stato unitario.

Una curiosità molto interessante di questo paesino è che un vasto complesso di cunicoli attraversa gran parte del territorio frazionale: ricordiamo le "grotte della gradina" e il "buco del diavolo", esplorato pochi anni fa dal Centro di Studi storici di Camerano. Anche sotto il Poggio alto si trova una rete di grotte e cunicoli: la tradizione vuole che questi si sviluppino su più livelli, collegati al borgo fortificato, ma non sono elementi certi. È certo, invece, che le grotte sono tra loro comunicanti. Queste sono alcune informazioni sul piccolo ma grande paesino del Poggio.

Giorgia Zoia

e Ginevra Fiorini IIIC