
Una presentazione pubblica del progetto targato Edison
L'impianto per il trattamento rifiuti pericolosi e non alla Zipa torna al centro delle polemiche. Dopo un periodo di silenzio, le discussioni si riaccendono.
"Visto il silenzio sulla vicenda Edison – rimarcano da JesiAmo – abbiamo chiesto al primo cittadino quale sarà la posizione del Comune di Jesi nella conferenza dei servizi. La risposta del sindaco Fiordelmondo non esprime alcuna posizione chiara. Come Edison sia arrivata a Jesi, per il Comune, è un mistero. Il no più importante, quello nei fatti, è ancora rimandato ... a prescindere".
Non è tutto: Patto x Jesi, con un'interpellanza di Giancarlo Catani da discutere al prossimo consiglio del 16 dicembre, incalza sul referendum o la consultazione popolare, promessa dall’amministrazione comunale e votata dall’aula.
Rispondendo al consigliere Tommaso Cioncolini, che chiedeva la posizione del Comune in conferenza dei servizi e sulla possibile ubicazione dell’impianto, il primo cittadino evidenzia: "Già in fase di richiesta di chiarimenti/integrazioni al progetto, gli uffici preposti del Comune hanno richiesto alla ditta proponente le delucidazioni necessarie in merito alla compatibilità del progetto con il piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr). Il contributo tecnico del Comune di Jesi su questo potrà essere fornito nella fase predisposta dall’ordinamento amministrativo a tale scopo, ovvero nell’eventuale conferenza dei servizi o a seguito dei chiarimenti forniti dalla ditta e delle controdeduzioni da parte degli enti chiamati ad effettuare le necessarie valutazioni a tale riguardo. Nel frattempo, il Comune di Jesi è in contatto con la Provincia di Ancona, ente al quale è assegnata la competenza in materia, per fornire tutti i necessari chiarimenti anche di natura urbanistica che si rendessero necessari al fine della completa valutazione richiesta, ivi comprese le questioni di conformità al Prgr sollevate".
"Sono trascorsi quasi cinque mesi dalla presentazione del progetto Edison – incalza Catani – e nel contempo, anche a seguito della presa di posizione di movimenti, associazioni, partiti e singoli cittadini e dopo un'importante raccolta firme e l’inizio dell’inchiesta pubblica, il consiglio comunale ha dato mandato al proprio rappresentante alla conferenza di servizi di esprimere parere negativo e impegna l’amministrazione comunale a una consultazione popolare. Ma sono trascorsi ormai quasi due mesi e non risulta ancora comunicato l’inizio della procedura e i criteri della consultazione. Ne chiediamo criteri e modalità".