SILVIA ANGELICI
Cronaca

"Presidi che generano disagi. Bisogna rivedere il reclutamento"

PERUGIA "Tre scuole che sono in sofferenza nella nostra provincia, tra cui lo Scientifico Alessi e il Comprensivo di Ponte...

La protesta degli studenti del Liceo scientifico Alessi sotto la sede dell’Ufficio scolastico regionale. Nella foto il provveditore Repetto

La protesta degli studenti del Liceo scientifico Alessi sotto la sede dell’Ufficio scolastico regionale. Nella foto il provveditore Repetto

PERUGIA "Tre scuole che sono in sofferenza nella nostra provincia, tra cui lo Scientifico Alessi e il Comprensivo di Ponte San Giovanni, sono state oggetto di attenzione da parte dei mezzi di informazione, e purtroppo non sono casi isolati. Il 4 giugno persino in Senato la questione del Liceo Alessi di Perugia è stata oggetto di un intervento da parte del senatore Verini (PD) per chiedere che il ministro Valditara si attivi, per ripristinare una possibilità di dialogo tra corpo docente, dirigente e studenti".

Lo ricorda il sindacato Gilda, che prosegue: "A fronte di presidei che gestiscono democraticamente la scuola, c’è un’altra platea purtroppo numerosa che non riesce a valorizzare le risorse umane, si arrocca dietro cavilli burocratici, generando un malessere diffuso che in primis naturalmente investe chi lavora nella scuola, i docenti e spesso anche il personale Ata; quando in qualche caso esplode all’esterno fino a coinvolgere gli alunni, le famiglie ed il territorio, allora assurge agli onori della cronaca. Purtroppo, il disagio che colpisce gli insegnanti difficilmente fa notizia, ma raggiunge ampiamente le nostre sedi sindacali in occasione delle massive domande di trasferimento, a danno della continuità didattica tanto perseguita dal governo. Le scuole che per definizione dovrebbero essere delle “comunità educanti” dove ognuno, dirigente, docenti e personale ATA, è chiamato a svolgere la propria funzione in collaborazione continua e costante con gli altri, nella realtà si stanno trasformando in un ambiente sempre più conflittuale dove le decisioni non vengono prese collegialmente ma per così dire “imposte dall’alto. Certo, se questa è la situazione, ci sarà da rivedere il sistema di reclutamento dei dirigenti scolastici che si è palesemente dimostrato del tutto inadeguato".