Far West al pronto soccorso di Torrette: la vigilanza raddoppia. “Incentivi ai medici”

Il direttore generale di Torrette, Armando Gozzini dopo la notte di follia: "Ho già parlato con il Prefetto, stiamo vedendo se ci sono margini per migliorare la situazione in ospedale. Posto di polizia fondamentale"

Notte di follia a Torrette: raddoppia la vigilanza

Notte di follia a Torrette: raddoppia la vigilanza

Ancona, 18 marzo 2023 – Caos in pronto soccorso, la direzione aziendale di Torrette pronta a raddoppiare la vigilanza privata notturna. Le cose mercoledì notte, durante la presenza di un nordafricano ubriaco e fuori controllo, probabilmente non sarebbero cambiate se gli addetti della sicurezza privata fossero stati due anziché uno, ma forse avrebbero lenito disagi e conseguenze.

"La mia prima mossa per affrontare il tema della sicurezza in pronto soccorso è questa _ spiega il nuovo direttore generale di Torrette, Armando Gozzini _ e presto potrebbe diventare operativa. Il tutto in attesa di ulteriori incontri e discussioni con le autorità di polizia, a partire dal prefetto con cui mi sono sentito anche stamattina (ieri mattina, ndr.).

Ragioneremo insieme per capire se ci sono margini operativi per migliorare la situazione in ospedale. Riavere il posto di polizia fisso in pronto soccorso attivo per tutto il giorno, dalla mattina al pomeriggio (8-20, ndr.) è molto importante; durante i turni di notte non può restare aperto e dunque cerchiamo soluzioni. Intanto raddoppiare la presenza dei vigilantes di notte in ps, da uno a due, potrebbe avere un risultato molto positivo. Una vigilanza che deve rappresentare una deterrenza nei confronti di eventuali problemi di ordine pubblico, ma svolgere anche un ruolo informativo nei confronti dell’utenza".

Queste le misure di sicurezza da mettere in campo, poi c’è il discorso legato agli incentivi per il personale in servizio al pronto soccorso, sempre più difficile da reperire: "Non ricordo nel dettaglio la dotazione organica del reparto, ma siamo sempre abbastanza sul filo, con la necessità di ricorrere alle reperibilità. Sugli incentivi _ spiega il Dg Gozzini _ è qualcosa su cui sto ragionando da tempo perché è un argomento per me molto sensibile. Ho già preso delle informazioni da colleghi di altre aziende per capire cosa sia possibile fare".

Poco fa Gozzini accennava al personale e alla difficoltà di reperire sanitari in pronto soccorso per coprire i turni al massimo della forza. Per ora Torrette resta uno dei pochissimi, forse l’unico, ospedale che non ha ancora fatto uso di medici delle cooperative private per il pronto soccorso: "Credo e spero di non dover mai far riferimento alle cooperative, non è questo il sistema migliore. So che il governo sta lavorando per trovare della alternative, vediamo dove si arriva. Certo la situazione è complessa".

Torrette non assume medici privati, ma di recente ha dovuto fissare una selezione per reperire due medici a tempo determinato con contratto per sei mesi. Una selezione a cui si sono presentati esattamente due dottoresse giovani e senza esperienza a cui verrà riconosciuto uno stipendio superiore rispetto agli strutturati.

Intanto sull’episodio dell’altra notte arriva una precisazione da parte della Questura di Ancona: "Non risulta che il nordafricano richiedente asilo fosse armato di bisturi o altro oggetto atto ad offendere o abbia in alcun modo sequestrato il personale medico e/o sanitario presente sul posto, chiudendoli in un box. Si era ferito prima di giungere in pronto soccorso. Il dispositivo di sicurezza concordato tra direzione sanitaria e forze di polizia ha perfettamente funzionato, lo testimonia il dato che nessuno dei privati in attesa abbia subito lesioni, ugualmente dicasi per il personale medico e infermieristico in servizio atteso che il soggetto è stato tempestivamente messo in sicurezza, grazie all’intervento sia dalle guardie giurate presenti sul posto, sia dagli operatori delle Volanti, giunti in tempo reale a prestare ausilio".