REDAZIONE ANCONA

Raccolta differenziata: Ancona, sonora bocciatura

L’ultimo studio dell’Arpa Marche promuove la regione che supera i valori richiesti e premia Camerano che trionfa nella nostra provincia: oltre l’86%

Raccolta differenziata dei rifiuti, Marche promosse, ma delle cinque province l’unica che non cresce in termini di risultati è proprio quella di Ancona. Capoluogo che ‘trionfa’ in negativo anche sul risultato personale: dei cinque capoluoghi di provincia è all’ultimo posto con poco più de 59% della raccolta, quasi 30 punti in meno di Camerano che invece è al secondo posto di tutte le Marche con l’86%.

Tornando all’analisi provinciale, il primato resta quello di Macerata, le altre salgono tutte e la miglior performance del 2020 spetta al fermano, mentre Ancona e il suo territorio provinciale confermano il trend dell’anno precedente. Se già dal 2019 tutte le singole province marchigiane avevano superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata fissato dal testo unico ambientale, nel 2020 la media regionale ha oltrepassato quella soglia di quasi 7 punti.

A dirlo è uno studio molto puntuale e dettagliato compiuto e presentato da Arpa Marche, l’agenzia regionale per l’ambiente. L’indicatore più comunemente diffuso per caratterizzare la gestione virtuosa dei rifiuti urbani, vede la media regionale delle Marche superare l’obiettivo per il quinto anno consecutivo, registrando nel 2020 la percentuale del 71,84: un balzo di oltre un punto rispetto all’anno precedente. Come accennato in precedenza, nel 2020 è la provincia di Macerata a confermare il primato regionale, imbattuto negli ultimi 10 anni, con numeri che arrivano a sfiorare il 75%, mentre è di Ascoli Piceno, che passa dal 66,15% al 68,90% con un salto di quasi 3 punti, l’aumento maggiore rispetto all’anno precedente.

Stabile il dato di Ancona, che mantiene il 71,04% registrato nell’anno 2019, mentre anche Pesaro e Fermo migliorano raggiungendo rispettivamente le percentuali del 72,85 e 69,94. Scendendo più in dettaglio, sono 191 su 228 (84%) i comuni che hanno superato la soglia del 65% nel 2020, con Lunano (PU) in vetta alla classifica e Camerano (An) al secondo posto, entrambi oltre l’86% di differenziato. Tra i capoluoghi di provincia è ancora Macerata (75,46%) a dominare una classifica che trova invece Ancona (59,23%), dove la raccolta porta a porta trova difficoltà a realizzarsi, all’ultimo posto e arretrata rispetto dalla soglia di legge.

Tra le categorie merceologiche considerate per il calcolo della raccolta differenziata, è l’organico a farla da padrone con quasi 160mila tonnellate, seguito dalla carta (100mila) e dal verde (75mila); un gradino sotto il podio (oltre 60mila) troviamo la porzione multimateriale (plastica e lattine).