
Tre ragazzi al parco, vicino alla bocciofila hanno insospettito la polizia locale perché due erano più distanti e il terzo...
Tre ragazzi al parco, vicino alla bocciofila hanno insospettito la polizia locale perché due erano più distanti e il terzo più appartato. Sembrava quasi che facessero da palo. Quando la pattuglia si è avvicinata hanno visto che i due facevano il gesto di smammare via all’altro. Li hanno fermati tutti e tre.
Solo quello più distante è stato trovato con la droga che, maldestramente, ha cercato di buttare via fingendo di prendere il cellulare dalla tasca dietro ai pantaloni e dove diceva di avere la carta di identità da mostrare. Con la mano invece ha buttato via una bustina che gli agenti hanno subito recuperato: c’erano sette dosi di hashish chiuse in una carta a fantasia di mirtilli blu, in tutto più di tre grammi di droga.
La posizione per il giovane, un 19enne jesino, si è aggravata quando la polizia locale ha perquisito la sua abitazione trovando più di due etti di hashish. Erano nascosti dentro una scatola delle scarpe, in un ripostiglio della camera da letto del ragazzo, confezionati in una carta a fantasia di angurie: in tutto due panetti e altre 4 dosi dello stesso stupefacente. Il 19enne è stato arrestato per detenzione ai fini dello spaccio.
Le manette sono scattate lunedì sera, in via Einaudi, ed è stato messo ai domiciliari. In camera aveva anche un bilancino di precisione e quasi mille euro in contanti. Ieri mattina il giudice Carlo Cimini ha convalidato l’arresto disponendo l’obbligo di firma. Il giovane è difeso dall’avvocato Michele Casali. Chiesti i termini a difesa l’udienza proseguirà il 9 settembre. Davanti al giudice il 19enne ha negato lo spaccio, la droga sarebbe stata per lui, per fumarla dopo il lavoro. Il denaro trovato in camera sua invece sarebbe il frutto del lavoro che fa perché è impiegato come magazziniere in una azienda e ha da parte dei risparmi.
ma. ver.