
Dopo oltre un mese si rimette la maglia con il numero 3 per una partita ufficiale. Gianmarco Fabbri, dopo quattro...
Dopo oltre un mese si rimette la maglia con il numero 3 per una partita ufficiale. Gianmarco Fabbri, dopo quattro turni ai box per squalifica, torna in campo. "Mi era successa una cosa simile a 21 anni, ero molto più giovane - confida il capitano dei fidardensi, difensore, classe 1997 -. Questa squalifica è stata eccessiva, ma ormai è andata, è alle spalle, anche se è stato un mese duro. Lasciare la squadra in quattro partite così importanti è stato doloroso. Ma complimenti a tutti, dallo staff ai miei compagni che hanno risposto benissimo dimostrando di essere un grande gruppo. Non posso che fare un grosso applauso a tutti in un momento difficile non solo per le squalifiche, ma anche per i problemi fisici di alcuni compagni".
Adesso bisognerà pensare all’Atletico Ascoli. Partita da non sbagliare quella di domenica. "La stiamo preparando bene, in tranquillità, nonostante la sconfitta contro la Civitanovese che non ha scalfito quanto di buono fatto finora. Domenica ci è mancato solo il gol che non è cosa da poco. Ma siamo ripartiti sereni, consapevoli che ci aspetta una partita difficile, un avversario tosto".
L’Atletico Ascoli non vince dal 12 gennaio. "E’ vero che vengono da un periodo non facile, ma sappiamo la loro forza. Penso a Coquin, l’anno scorso era a Campobasso ed è un giocatore che fa la differenza come del resto Nonni". Le insidie per il Castelfidardo non arrivano solo per le qualità della squadra ascolana, ma pure dal campo. Si giocherà al Don Mauro Bartolini, di dimensioni ridotte "difficilissimo, dove la palla non esce mai, l’intensità sarà sempre a mille". E la posta in palio sarà importante, come del resto in tutte le partite del girone di ritorno. "Il girone di ritorno coincide sempre con un nuovo campionato, molto più difficile dell’andata perché i punti con il passare delle giornate diventano sempre di meno. Rappresenta un po’ un’ultima spiaggia, quindi è un campionato molto più difficile e livellato. E il Notaresco è l’esempio più lampante. Per alcuni sembrava spacciato alcuni mesi fa, ma non per il sottoscritto. Ogni partita sarà da prendere con le pinze".
Iniziando da quella contro l’Atletico Ascoli. All’andata fu quasi una beffa per i fidardensi. "Fu una partita tosta, alla fine due squadre stremate. Abbiamo avuto tantissime occasioni che non siamo riusciti a sfruttare. Pagammo caro due disattenzioni. Uscimmo sconfitti, ma da quella partita iniziammo a prendere consapevolezza dei nostri mezzi".