
Turisti a Sirolo
Le Marche rischiano l’overtourism, soprattutto in alcune aree più note e durante i periodi di alta stagione. Anche se la regione non ha ancora raggiunto i livelli critici di destinazioni come Venezia o le Cinque Terre, l’incremento costante del turismo, specialmente dopo il boom di quello di prossimità post Covid, sta ponendo alcune sfide da non sottovalutare. Tra le zone più a rischio ci sono Numana, Sirolo e Portonovo che attraggono migliaia di turisti ogni estate. Le spiagge sono piccole e a capacità limitata. E poi Loreto in certi periodi (feste religiose, sagre, ponti) registra flussi molto elevati rispetto alla capacità ricettiva. Tra i segnali l’aumento del traffico e la scarsità di parcheggi, l’incremento dei prezzi immobiliari e degli affitti turistici e il malcontento dei residenti.
"Occorre promuovere meglio il turismo lento, quello dei borghi, degli agriturismi e dell’entroterra meno conosciuto – dice Roberto Biondini di Abc turismo, l’associazione che comprende agriturismi, bed and breakfast e country house dell’osimano -. Le nostre strutture sono abbastanza piene ma non siamo ancora ai livelli di qualche anno fa. Nel post Covid c’è stato un boom del turismo di prossimità. Ora la situazione si è stabilizzata su un minor caos. Anche questo è da promuovere meglio soprattutto per chi scappa dalle città".
Con il mese di luglio che sta per chiudersi il bilancio degli albergatori è comunque positivo. "Siamo soddisfatti – dice il consigliere regionale di Federalberghi Marche Emiliano Pigliapoco –. Ci sono alcune zone che sono andate meglio rispetto ad altre. A fare la parte del leone come sempre è il mare mentre nella Riviera del Conero alcune strutture sono state più in sofferenza a causa dei prezzi più elevati di altre località balneari marchigiane. Quest’anno osserviamo che le famiglie sono molto più attente a spendere e le strutture ricettive che offrono la formula all inclusive hanno registrato un maggior apprezzamento: la pensione completa con bevande incluse e ombrellone con lettini compresi nel prezzo sono andate per la maggiore".
Negli ultimi anni le vacanze degli italiani sono cambiate non solo per durata, ma anche come esperienza ricercata: "Oggi – spiega – non si cerca più solo la vacanza al mare, i turisti vogliono conoscere anche quello che c’è sul territorio, vogliono assaggiarne i prodotti enogastonomici e fare escursioni, attività sportive e all’aria aperta. L’entroterra è più amato dagli stranieri che cercano la vacanza ‘verde’ e le strutture con piscina".
Silvia Santini