MARINA VERDENELLI
Cronaca

Ruba dalla cassa. Dipendente condannata

Ripresa dalle telecamere mentre prende i soldi dalla cassa finisce a processo per furto. Protagonista una dipendente di un centro...

Ripresa dalle telecamere mentre prende i soldi dalla cassa finisce a processo per furto. Protagonista una dipendente di un centro...

Ripresa dalle telecamere mentre prende i soldi dalla cassa finisce a processo per furto. Protagonista una dipendente di un centro...

Ripresa dalle telecamere mentre prende i soldi dalla cassa finisce a processo per furto. Protagonista una dipendente di un centro estetico di Vallemiano. Ieri mattina l’imputata, 29 anni, anconetana, è stata sentita in aula, davanti al giudice Pietro Renna, dove ha provato a difendersi dalle accuse sostenendo che il denaro preso erano i resti di soldi che spesso come dipendente capitava di mettere in mancanza di banconote di piccolo taglio o erano le mance che la clientela dava quando pagava. "Ho lavorato lì dieci anni – ha spiegato l’estetista, difesa dagli avvocati Paolo Campanati e Michele Magistrelli – non mi sono mai appropriata del denaro. La cassa era gestita così, noi tutte dipendenti capitava di prendere dei soldi delle mance o per pagare i fornitori o andare alla Coop. Mettevamo sempre dei bigliettini con la cifra presa. Sapevo delle telecamere le avevamo proprio sopra la testa. Ha fatto tutto questo per portarmi a licenziare perché non poteva più pagarmi, mi ha anche detto che se non me ne andavo avrebbe usato i video contro di me e mi avrebbe fatto togliere i bambini". Stando alle accuse la titolare del centro, una 44enne di origine campana, parte civile con l’avvocato Marco Pacchiarotti, si era accorta di alcuni ammanchi e aveva così fatto riparare le telecamere rotte. Quando ha visto i furti ha chiesto conto alla dipendente sporgendo denuncia solo dopo un mese. All’inizio la 29enne avrebbe ammesso, sostenendo di avere problemi economici, poi ha ritrattato. Sarebbe stato un pretesto della titolare per licenziarla. Un licenziamento che è stato anche impugnato in una causa di lavoro. I due presunti furti risalgono al 29 giugno e al 5 luglio del 2020. In uno si vedrebbero 20 euro intascati, nell’altro la cifra non è stata nota. Il giudice ieri ha condannato la dipendente a 9 mesi di reclusione e a risarcire la titolare di 6mila euro. La 29enne dopo il licenziamento ha aperto un centro estetico suo.

ma. ver.