GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Scontro sulla Tari: "Aumenti del 7 per cento"

I sindacati all’amministrazione comunale: "Alzare le agevolazioni alle famiglie". L’assessore Giacanella: "Adeguamento all’inflazione"

La raccolta dei rifiuti nel mirino del confronto tra Comune e sindacati

La raccolta dei rifiuti nel mirino del confronto tra Comune e sindacati

Aumenti tassa rifiuti per cittadini e aziende, l’allarme di Cgil, Cisl e Uil: "Nel 2024 i falconaresi hanno pagato circa 6.720.000 euro di Tari per il servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti. In questa cifra sono ricomprese anche le quote dovute dalle imprese", denunciando un incremento, nell’ultimo anno, "superiore al 7 per cento". La replica dell’assessore al Bilancio Marco Giacanella: "Non è una decisione autonoma del Comune, ma è il risultato dell’adeguamento all’inflazione stabilito dall’Arera". Aumento "deciso a livello nazionale, che tutti i Comuni italiani hanno dovuto applicare".

Ad aprire la discussione i sindacalisti Patrizia Massaccesi (Cgil), Alessandro Mancinelli (Cisl) e Claudio Guazzarotti (Uil): "L’amministrazione, tramite il bilancio, eroga agevolazioni per circa 194mila euro (98mila per famiglie e circa 96mila per imprese) – il calcolo –. Da alcuni mesi come Cgil, Cisl e Uil stiamo chiedendo di intervenire per aumentare le agevolazioni destinate alle famiglie più fragili. Ad oggi le agevolazioni previste dall’amministrazione riguardano le famiglie con Isee inferiore a 14mila euro, che vedano la presenza di pensionati o figli a carico. In caso di famiglie composte da pensionati con Isee inferiore a 8mila euro si applica l’esenzione totale. Sono fasce Isee ferme da molti anni e ormai pericolosamente vicine alla soglia di povertà: vanno aggiornate. Su oltre 11.700 famiglie, solo 586 hanno beneficiato di una qualche agevolazione nel 2024".

L’altra richiesta: "Estendere il sistema delle agevolazioni fino alla fascia Isee di 20mila euro rivedendo anche, se necessario, la ripartizione delle risorse per agevolazioni tra famiglie e imprese". La risposta di Giacanella: "Le agevolazioni comunali ammontano a 294mila euro, non a 194mila come riportato. Oltre ai 194mila euro destinati a famiglie e imprese, l’amministrazione ha assorbito 100mila euro di aumento dovuto all’Iva, evitando che ricadesse sui cittadini".

Il pensiero: "Siamo sempre aperti al confronto con le parti sociali, ma eventuali nuove agevolazioni devono essere valutate con estrema attenzione, sia per la sostenibilità economica, sia per la loro reale utilità per la collettività. L’amministrazione non dispone direttamente dei dati reddituali dei cittadini e l’Isee, pur essendo un indicatore utile, non permette di stimare con certezza l’effettivo numero di beneficiari. Se il numero di richieste risultasse molto più alto del previsto, il bilancio comunale non sarebbe sostenibile".

Per Giacanella, "le agevolazioni devono essere a saldo invariato, senza creare squilibri tra le diverse categorie di cittadini. Ridurre l’attuale agevolazione alle imprese per destinare risorse a sconti del tutto insignificanti per nuove fasce di famiglie significherebbe fare un’operazione di facciata".