
Proteste e segnalazioni per i park coperti Cialdini e Archi nonostante gli appelli. Nel primo senza contanti si rischia di rimanere dentro, nel secondo accesso fuori uso.
Trovare un parcheggio in città è uno dei maggiori problemi che affliggono lavoratori e residenti ma anche quando il parcheggio viene trovato, a pagamento, sorgono altri problemi come quello del pagamento. Ne sanno qualcosa gli utenti di due dei maggiori parcheggi a pagamento più utilizzati per raggiungere il centro, il parcheggio coperto degli Archi e il parcheggio Cialdini. Nel primo non si può più accedere con il telepass, nel secondo o si paga in contanti o si resta intrappolati dentro perché il pagamento bancomat è rotto da un mese.
A segnalare il disservizio al Carlino è stata una lettrice, Giovanna Taccaliti, una cittadina attenta che si è trovata davanti ad entrambi gli inconvenienti. "Il servizio telepass del parcheggio degli Archi – spiega Giovanna – è stato introdotto sotto il periodo del Covid ed è stata una scelta molto apprezzata perché non dovevi toccare nulla, arrivavi e passavi e il pagamento veniva addebitato sul conto come succede in autostrada. Da ottobre scorso questo prezioso servizio non c’è più. Ho dovuto insistere un po’, fare mail e telefonate per capire cosa era successo perché inizialmente dal parcheggio mi dicevano solo che non funzionava la centralina perché era rotta. Ma non era così. La realtà è che non è stata rinnovata la convenzione e ultimamente hanno tolto anche il cartello con scritto telepass".
La lettrice ha dovuto apprenderlo scrivendo prima una pec alla società che gestisce il telepass e poi al Comune. "Non sono una persona che demorde – dice – ho telefonato agli uffici preposti e mi hanno spiegato che la convenzione non era stata rinnovata. Un grosso errore, era utilissimo. Dispiace che un parcheggio che ha quelle potenzialità non si evolva".
Il telepass tolto non è l’unico neo, anche gli ascensori spesso non funzionano. "Lo scorso anno – riprende Giovanna – abbiamo dovuto utilizzare le uscite di emergenza dove ci sono le scale, per scendere, beh le porte non si aprivano perché fuori ci dormivano dei senzatetto ed era pieno di materassi. Ho dovuto chiamare i vigili del fuoco". Al parcheggio Cialdini il pos, il dispositivo utilizzato nella cassa automatica per i pagamenti con bancomat o carte di credito, è rotto da oltre un mese. "Se non hai contanti con te – osserva la cittadina – o resti dentro o devi uscire a fare un prelievo però la cassa automatica prende solo banconote di taglio piccolo, fino a 20 euro. Un servizio alla fine diventa un disservizio, siamo una città capoluogo ci vorrebbe una maggiore cura di queste cose che figura facciamo con i turisti?". Aggiungendo tra l’altro che dall’amministrazione comunale puntualmente arrivano appelli per utilizzare questi parcheggi per non ingolfare (e inquinare) il centro storico. Almeno fateli funzionare a dovere questi benedetti parcheggi.