
Imprenditoria che sposa il volontariato, che a sua volta sostiene progetti per la comunità e per il sociale. In estrema sintesi, la descrizione della catena virtuosa innescata dalla Sea Ambiente di Camerata Picena (azienda che si occupa dello smaltimento di rifiuti industriali), che ha scelto di donare al Distretto Rotaract 2090 ben 10mila euro per contribuire al rinnovamento di una delle camere di degenza del Centro Clinico Nemo di Ancona, struttura all’ospedale di Torrette che si occuperà di rispondere alla complessità dei bisogni di cura di chi vive con una malattia neuromuscolare come la Sla, la Sma o le distrofie. La caratteristica principale del Centro sarà quella di avere in unico reparto più di 14 specialità cliniche differenti e altamente qualificate. Dalla diagnosi e lungo tutto il percorso della malattia, NeMO Ancona diventerà il riferimento per bambini e adulti marchigiani e dei territori limitrofi. "Le Marche sono una terra generosa e sensibile - spiega Alessandro Massi, amministratore Sea Ambiente - capace di gesti di profonda solidarietà, ma anche di grande laboriosità e innovazione. Ed è proprio nel rispetto di questi valori che abbiamo risposto con orgoglio all’appello dei giovani rotaractiani". Nei giorni scorsi è avvenuta la simbolica posa del primo mattone: espressione dell’ascolto del bisogno di cura, valore da cui prende vita il Centro. Pensato e voluto dalle associazioni dei pazienti, il Centro nascerà in collaborazione tra la Regione, l’ospedale regionale e l’Univpm: "Abbiamo voluto riprendere lo storico motto dei Centri NeMO "basta poco per essere dei supereroi" - sottolinea Arianna Bianchi, rappresentante distrettuale del Distretto Rotaract 2090, tra le promotrici del service - perché siamo convinti che il nostro essere prende forma quando riusciamo a metterci davvero al servizio delle comunità più fragili". La posa del primo mattone per NeMO, avvenuta lo scorso 16 luglio, è stata accolta dall’abbraccio dei giovani rotaractiani e da un’intera comunità che confida da tempo nella realizzazione di quel sogno che vuole cambiare il concetto stesso di cura e promuovere un’assistenza sanitaria nel pieno rispetto della persona.
Giacomo Giampieri