
Ancona, la protesta dei migranti
Ancona, 7 aprile 2016 - Città bloccata. Un centinanio di extracomunitari (foto) ha sfilato in corteo per raggiungere la prefettura. Motivo: avere i permessi di soggiorno e velocizzare i tempi.
Hanno bloccato via Gramsci, angolo corso Mazzini. Un plotone di polizia è intervenuto in corso Stamira, gruppi di stranieri (video) hanno occupato anche via 29 settembre, tanto che l’ingresso della città è stato possibile solo attraverso la galleria San Martino.
I gruppi di extracomunitari hanno raggiunto la prefettura al grido di “basta”. La delegazione formata da sei manifestanti, senza mediatori (a parte un rappresentante del Gus), è stata ricevuta dalla presidente della Commissione Protezione Internazionale Marisa Marchetti e dal capo di Gabinetto della Prefettura di Ancona Angela Buzzanca.
L'intera manifestazione - si è appreso - è stata organizzata autonomamente dai migranti. Sono richiedenti asilo seguiti dal Gus e dall'Anolf Cisl Marche, provenienti anche da Paesi non in guerra. La maggior parte è africana (Senegal, Gambia, Mali, Burkina Faso, Niger), ma ci sono anche persone del Pakistan e del Bangladesh.
Sono giunti ad Ancona dalle strutture di accoglienza di Macerata, Matelica, Senigallia, dopo essersi organizzati in modo autonomo, con due pullman e qualcuno in treno.
La protesta è scattata dopo il diniego della richiesta di asilo da parte della Commissione prefettizia, che li ha lasciati con un permesso di soggiorno di 3-6 mesi, con il quale non possono lavorare.
Oggi avevano il permesso di fare un presidio in piazza del Papa, davanti alla Prefettura, fino alle 14. Ma da lì si sono spostati fino a piazza Kennedy, all'inizio di corso Stamira, bloccando per un pò il traffico.
Ci sono stati anche momenti di tensione, ma non ci sono stati contatti con i carabinieri e i poliziotti della Celere di Senigallia e della Digos della Questura di Ancona.