MARINA VERDENELLI
Cronaca

Superati gli inghippi, il processo alluvione 2014 può partire

Dopo 11 anni può partire il processo per l’alluvione di Senigallia del 3 maggio del 2014. Un balzello giudiziario senza...

Dopo 11 anni può partire il processo per l’alluvione di Senigallia del 3 maggio del 2014. Un balzello giudiziario senza...

Dopo 11 anni può partire il processo per l’alluvione di Senigallia del 3 maggio del 2014. Un balzello giudiziario senza...

Dopo 11 anni può partire il processo per l’alluvione di Senigallia del 3 maggio del 2014. Un balzello giudiziario senza precedenti che ha visto cambiare due tribunali perché un magistrato anconetano figurava tra i danneggiati. Il procedimento è migrato a L’Aquila dove ha subito anche un cambio di giudice. Nell’udienza di ieri finalmente sono state ammesse tutte le parti civili, 405, e oltre cento testimoni tra i quali anche diversi consulenti. Il giudice del tribunale abruzzese, Tommaso Pistone, ha rigettato le istanze delle difese accogliendo definitivamente, nell’udienza di ieri, le costituzioni di parte civile di quattro avvocati in rappresentanza degli alluvionati e dei familiari delle vittime che hanno perso la vita. Tra questi anche l’avvocato Corrado Canafoglia che tutela 395 alluvionati in rappresentanza anche dell’Unione Nazionale Consumatori. Il dibattimento si aprirà il 22 aprile. Primo testimone dell’accusa il comandante Simone Cecchini, alla guida dei carabinieri forestali di Ancona che condusse le indagini. Si farà un’udienza a settimana. In piedi, dopo il rimpallo di tribunali, è rimasto solo il reato di inondazione colposa che si prescrive nel 2029. Otto gli imputati tra i quali anche due ex sindaci di Senigallia, Maurizio Mangialardi, che oggi è vicepresidente del consiglio regionale, e Luana Angeloni. L’alluvione del 2014 fu causata dall’esondazione del fiume Misa che invase di acqua e fango la città e le frazioni limitrofe. Ci furono quattro morti, non tutti nell’immediatezza dei fatti, e danni ingenti.

ma. ver.