ALESSANDRA PASCUCCI
Cronaca

Letto a fuoco, muore per le ustioni. Otto indagati

Torrette, l’uomo aveva incendiato le lenzuola: guerra legale

Il letto al quale il 35enne aveva dato fuoco ustionandosi. E’ morto dopo alcune settimane all’ospedale di Parma

Ancona, 4 gennaio 2017 - Ci sono otto indagati, per omicidio colposo, per la morte di Guido Petrocchi, il 35enne di Treia che il 14 agosto 2014 diede fuoco con un accendino al suo letto nel reparto di cardiologia di Torrette, dove si trovava ricoverato. L’uomo, che nell’incendio riportò ustioni gravissime, morì il 6 settembre successivo all’ospedale di Parma e inizialmente la Procura di Ancona, dopo una serie di accertamenti, chiese l’archiviazione dell’inchiesta, che era stata aperta contro ignoti.

Alla richiesta del sostituto procuratore Andrea Laurino si erano opposti i genitori del 35enne, rappresentati dagli avvocati Patrizia Baldini e Giampiero Emiliozzi. I legali avevano ottenuto un’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari Antonella Marrone, che aveva indagato otto persone tra medici e infermieri dei reparti di cardiologia e psichiatria e vertici dell’azienda Ospedali Riuniti di Torrette e aveva disposto un approfondimento delle indagini.

Ora la Procura ha chiesto di nuovo l’archiviazione, e di nuovo i legali dei familiari di Petrocchi si oppongono. «L’ordinanza del giudice Marrone – spiega l’avvocato Emiliozzi – stabilisce espressamente che ci sono state carenze e ha invitato il sostituto procuratore a svolgere ulteriori approfondimenti. Riteniamo che l’ordinanza sia stata disattesa: non sono state fatte le indagini che erano state disposte dal gip. Non ci sono motivi per una revoca o una modifica del provvedimento del giudice Marrone». Secondo i familiari, che avevano visto accolte le loro richieste, le criticità stanno nell’omessa vigilanza sul giovane in un difetto del sistema antincendio. Diametralmente opposta la valutazione dell’avvocato Michele Di Ruggero, legale di uno degli indagati.

«Il sostituto procuratore Andrea Laurino ha disposto indagini molto approfondite, che hanno dimostrato l’assenza di responsabilità del personale di Torrette e il perfetto funzionamento del sistema antincendio. Il giovane era stato sottoposto a contenzione, come previsto. Si è trattato di una tragica fatalità». Ora la palla passa di nuovo al giudice Antonella Marrone, che affronterà il caso nel corso di un’udienza fissata per il 17 gennaio. Il gip potrebbe decidere di accogliere la richiesta della Procura e archiviare il caso, oppure recepire di nuovo la richiesta della parte offesa.