Tornano i big della scienza, della filosofia e dell’economia al Premio nazionale Gentile da Fabriano, istituito dal senatore Carlo Bo, Rettore dell’Università di Urbino, che ne ha presieduto la giuria dal 1997 fino alla scomparsa nel 2001. Ieri la presentazione della XXVIII edizione, promossa dall’associazione "Gentile Premio", alla quale è intervenuto il presidente del Consiglio regionale Dino Latini.
La cerimonia di premiazione al premio che si avvale dell’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è prevista al Teatro Gentile di Fabriano il 5 ottobre alle 10 (ingresso libero) e sarà condotta dalla giornalista del Tg1, Giorgia Cardinaletti, originaria della città della carta. In platea anche gli studenti, "chiamati a partecipare a un concorso sullo stesso tema - spiega Roberto Carmenati, componente della giuria - con degli elaborati scritti, fotografici e visivi, per recepire il messaggio con un’esperienza diretta e creare le basi per il futuro del premio".
Il tema di questa edizione è "Cambiare il mondo: l’uomo e le nuove tecnologie" come ha spiegato il presidente dell’associazione Galliano Crinella, "un tema sui cui dobbiamo necessariamente confrontarci, comprende l’energia, l’intelligenza artificiale, le biotecnologie. Il Premio non è solo una cerimonia – aggiunge - ma un evento culturale libero, senza pregiudiziali, che mette in contatto personalità di grande valore".
Ecco i premiati delle sei sezioni: per "Vite di italiani" la scienziata Luigia Carlucci Aiello, considerata la "madrina" degli studi sull’intelligenza artificiale, avviati già nei primi anni ‘80, per "Mario Giacomelli per la fotografia contemporanea" il fotografo Carlo Valsecchi, per "Economia, lavoro e innovazione" l’economista e già Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. E ancora per la sezione "Scienza, salute e ambiente" il manager Marco Alverà, per "Carlo Bo per la cultura e la comunicazione" il filosofo Maurizio Ferraris.
Il premio speciale della Giuria va alla Rettrice dell’Università di Milano Bicocca e presidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane Giovanna Iannantuoni. "Un premio che valorizza il patrimonio culturale e umano dell’Italia – sottolinea il presidente Latini – e Fabriano, città di creatività, ingegno, industria, è il contesto ideale per ospitarlo. Sono certo che ascoltare le riflessioni dei premiati arricchirà il dibattito su temi cruciali per il nostro Paese". "Un premio rinascimentale" lo definisce il Rettore dell’Università di Urbino Giorgio Calcagnini, presidente della giuria, perché "coniuga le varie dimensioni dell’umanesimo scientifico".
Sara Ferreri