MARINA VERDENELLI
Cronaca

Vallone, punto e a capo. Di nuovo tutto allagato: "In sei mesi pulizia zero"

Il dramma della famiglia Bussolari che a settembre aveva perso 5 auto "Le abbiamo spostate subito, siamo stati noi ad avvertire per togliere i tronchi".

Il dramma della famiglia Bussolari che a settembre aveva perso 5 auto "Le abbiamo spostate subito, siamo stati noi ad avvertire per togliere i tronchi".

Il dramma della famiglia Bussolari che a settembre aveva perso 5 auto "Le abbiamo spostate subito, siamo stati noi ad avvertire per togliere i tronchi".

Ore 7 di ieri. A casa Bussolari, al vallone di Offagna, torna l’incubo dell’alluvione di settembre, quando il fiume Aspio ha spazzato via cinque automobili alla famiglia che abita in via Liscia 9 e l’acqua ha allagato la loro villetta. "Dormivamo – racconta Vanessa Bussolari – e ci è arrivata la telefonata di un amico che stava passando davanti casa nostra. Ci ha detto ma vi si allaga casa come sei mesi fa? Sono andata a vedere la situazione del fosso Aspio e del ponte e l’acqua iniziava ad uscire fuori per la presenza di detriti, c’erano anche tronchi di alberi, che confluivano sotto il ponte non lasciando scorrere l’acqua. Questa situazione a distanza di mesi è intollerabile. Abbiamo pensato a spostare subito le automobili, ricomprate, parcheggiandole più a monte dal solito vicino di casa che ormai ci ospita nel suo parcheggio. Ma si può? Siamo stanchi".

Fino alle 9 la famiglia Bussolari è stata in ansia di dover ripetere da capo la situazione del 19 settembre scorso. Poi è partito il tam tam del Comitato Alluvione e in poco tempo è arrivata una ruspa, dirottata sul posto da dei lavori che una ditta stava facendo in autostrada per la Regione, e si è messa in moto per togliere i detriti che a monte arrivavano al ponte occludendolo. L’acqua ha ricominciato a defluire. "Mi sono attaccata al telefono – racconta Bussolari – e la situazione, almeno temporaneamente, si è risolta. Ma devo fare io da sentinella? Perché in sei mesi nessuno è venuto a pulire il fiume? Non chiedo interventi enormi, di rifare l’alveo o innalzare chissà quali argini ma un’opera di pulizia che il consorzio di Bonifica, che paghiamo, dovrebbe garantire. Bisogna fare manutenzione ordinaria o basterà che piove come in questi giorni per trovarci punto e a capo. Abito qui da 50 anni, piogge primaverili come queste ci sono sempre state e non è mai successo nulla". In via Liscia ieri mattina è arrivato anche il presidente del consiglio regionale Dino Latini che si è attivato insieme al sindaco di Offagna Ezio Capitani. Impegnato a coinvolgere tutte le istituzioni anche il presidente del Comitato Alluvione Marche, Andrea Pesaresi, che poi ha ringraziato per il tempestivo intervento della ruspa dell’impresa Camilletti aggiungendo però che "è comunque un problema che va risolto alla radice, sorveglieremo affinché si dia seguito a questo intervento di immediata urgenza con una soluzione definitiva del problema". Bussolari aveva inviato una pec proprio lunedì al consorzio Bonifica e all’assessore regionale Stefano Aguzzi per sollecitare la rimozione dei detriti lasciati lungo l’argine e il letto del fiume Aspio nella zona del Vallone di Offagna. "Sono passati ormai sei mesi – aveva scritto Bussolari – dall’evento alluvionale e a prescindere dalle grandi opere è assolutamente necessario ripulire il fiume da tutti quegli alberi, rami e canne. L’assessore Aguzzi a mezzo stampa aveva comunicato che i primi di febbraio sarebbero stati effettuati gli interventi, siamo alla fine di marzo e nulla è stato fatto".