
Vento e mareggiata, ingenti i danni sul litorale. Le zone maggiormente colpite dall’erosione sono di nuovo in ginocchio dopo la mareggiata che tra lunedì e martedì ha investito la spiaggia di velluto, dove è stato spiaggiato soprattutto il legname, mentre danni più gravi hanno interessato il tratto di lungomare di Marina di Montemarciano dove l’acqua ha raggiunto il manto stradale e a registrare danni sono state alcune strutture sulla spiaggia.
"Con i cambiamenti climatici in atto non si possono continuare a rincorrere le emergenze – spiega Romano Montagnoli, segretario regionale Sib (Sindacato Italiano Balneari) Confcommercio – la difesa della costa è basilare, non solo per le attività che vivono sulle spiagge, ma anche per la difesa delle stesse città costiere. L’erosione è un problema che va affrontato dalla Regione con risorse a bilancio: sono sempre interventi costosi e di medio e lungo termine, per questo deve diventare strutturale e non più con interventi spot, legate ad una emergenze. I balneari hanno anche il problema della Bolkestein, in caso di danni non riusciremo a ricostruire le strutture. Auspichiamo un tavolo di confronto per trattare di questo e del nostro futuro in generale".
Il mare è iniziato a calare nel primo pomeriggio di ieri, i blocchi messi a protezione dei locali di Marina di Montemarciano sono stati spostati e le onde hanno raggiunto i locali come la strada. I ristoratori sono ormai esausti e continuano a chiedere interventi a difesa della costa. La mareggiata si è portata via anche un pezzo di spiaggia di velluto, il tratto più colpito è quello compreso tra la Rotonda a Mare e l’hotel Regina, dove gli abbancamenti messi a difesa degli stabilimenti sono riusciti ad evitare che l’acqua potesse raggiungere gli office e di conseguenza, continuarsi a mangiare altra spiaggia. Il forte vento che è iniziato a soffiare dopo le 22 di ieri, ha danneggiato le attrezzature di alcuni giardini privati fronte mare: in un tratto del lungomare Mameli, tavoli e sedie in plastica hanno raggiunto il marciapiede, mentre alcuni lampioni sono stati danneggiati.
Numerosi gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per rimuovere tronchi di alberi finiti sulla strada. Diverse anche le chiamate pervenute ai centralini delle forze dell’ordine per segnalare allarmi di abitazioni che, a causa del vento, suonavano all’impazzata. Diverse anche le chiamate per segnalare persiane pericolanti. Occhi puntati anche ai cornicioni dei vecchi palazzi del centro storico che, già in altri casi si sono mostrati ‘deboli’ e per cui si teme ancora di più dopo l’ultima scossa di terremoto che si è pesantemente avvertita sulla spiaggia di velluto.