Violenza sessuale al supermercato di Ancona, direttore fa avances alla cassiera

L’uomo, un 35enne della Vallesina che lavora in Valmusone affronterà un processo in abbreviato. Ha sempre negato tutto. La donna non sarebbe stata neppure assunta dopo aver fatto denuncia

Violenza sessuale al supermercato: il direttore è accusato di aver abusato di una sua dipendente

Violenza sessuale al supermercato: il direttore è accusato di aver abusato di una sua dipendente

Ancona, 22 marzo 2023 – Va a lavorare in un supermercato diventando l’oggetto del desiderio del direttore che più di una volta si sarebbe spinto oltre con avance sessuali a cui la donna non voleva sottostare. In una occasione l’avrebbe presa per i capelli e con una stretta alle spalle l’avrebbe spinta a sé mimando un atto sessuale nei suoi confronti.

Un altro giorno si sarebbe accostato molto vicino alla dipendente, sempre di schiena, appoggiando la sua parte intima al lato b di lei. I due episodi sarebbero avvenuti durante il lavoro, dove lei era impegnata in varie mansioni all’interno del punto vendita che si trova in un comune della Valmusone.

Le avance spinte risalgono a questa estate e a subirle, stando alla denuncia sporta dalla stessa vittima, è stata una 36enne marchigiana che non si è più vista nemmeno riconfermare il lavoro per cui era in prova. La donna dopo i due episodi non sapeva più come comportarsi al lavoro e aveva timore del direttore al quale non avrebbe mai risposto in maniera positiva a quello che le faceva.

Lei era contrariata da quegli atteggiamenti e andare al lavoro era diventato per lei un incubo tanto da stare male. Per non andare al supermercato aveva mandato dei certificati di malattia, nella speranza che le cose con il tempo migliorassero, ma al lavoro non è potuta più tornare. Il suo posto non fu confermato allo scadere della prova.

Perso l’impiego ha deciso di rivolgersi ai carabinieri per raccontare cosa le era successo nelle settimane in cui aveva iniziato a lavorare nel supermercato. Il caso è finito sulle scrivanie della Procura che a settembre scorso ha chiesto il rinvio a giudizio per il direttore, un 35enne originario della Vallesina, per violenza sessuale aggravata perché commessa su una persona che era alle sue dipendenze lavorative.

Ieri mattina, al tribunale di Ancona, c’è stata l’udienza preliminare davanti al gup Alberto Pallucchini e la difesa dell’indagato ha fatto richiesta di procedere con l’abbreviato. La 36enne invece si è costituita parte civile con l’avvocato Fabrizio Menghini. Sarà il giudice a stabilire la verità dei fatti, sempre negati dal direttore del supermercato che respinge le accuse.

La 36enne non avrebbe denunciato subito le avance spinte che sarebbe stata costretta a subire per paura di perdere il lavoro. Sperava che mettendosi in malattia i comportamenti dell’uomo si attenuassero ma il lavoro poi lo ha perso lo stesso. Sui due episodi subiti non ci sarebbero testimoni diretti perché l’uomo avrebbe agito quando rimanevano soli o comunque lontano dagli occhi degli altri dipendenti. Entrambe le avance spinte, avvenute con un contatto fisico, sarebbero avvenute durante l’orario in cui la donna era al lavoro nel discount, dove si alternava tra la cassa e il bancone.