MAURIZIO GIOACCHINI
Ancona

Il ristorante 'Passetto' pronto a riaprire

La nuova gestione dei Carluccio taglierà il nastro il 16 giugno: "Così ricominciamo dopo la Terrazza"

Ancona, il ristorante Passetto verso la riapertura: nella foto Gianluca Carluccio

Ancona, 9 giugno 2016 - Finalmente e in tempi record, l’apertura della gestione dei fratelli Carluccio del Ristorante Passetto, giovedì 16 giugno alle 17.30. Il taglio del nastro è stato affidato a bambini che rappresentano il futuro: le figlie di Gianluca Carluccio e Matteo, Francesco e Alessandro, nipoti di Massimo Virgili che alla famiglia Carlucci ha recentemente lasciato la gestione. Poi subito dopo, i battenti saranno aperti a tutti i cittadini che vorranno esserci: un buffet e aperitivo a disposizione per per tutti.

E il ristorante la Terrazza?

«Noi veniamo via con tutto lo staff. Il resto al momento non ci compete».

Perché anche la pizzeria, Giovanni Carluccio?

«Con questa proposta anche di pizza, lo rendiamo disponibile a ogni target, a ogni fascia d’età, insomma alla portata di tutti. La cittadinanza se ne riapproprierà emozionata per la storia e la magia del luogo e potrà condividerlo emozionandosi».

L’organizzazione come l’avete impostata?

«Lo staff di cucina sarà quello del ristorante La Terrazza rafforzato da qualche nuovo collaboratore e anche il reparto pizzeria sarà potenziato. In sala quello già collaudato e due nuovi dipendenti: il sommelier professionista non mancherà in sala».

Quindi l’efficienza potenziata per gli spazi più estesi?

«Non solo, ma anche per la diversità di offerta. Infatti ci sarà anche l’american bar nella terrazza più alta che chiameremo Roof Garden».

E poi ?

«Conventions, lauree, matrimoni, eventi, insomma un locale a 360 gradi».

Gli accessi?

«Beh, quello principale, ma anche la passerella che gravita su via Thaon de Revel e che consentirà un ulteriore ingresso alla pizzeria e alla terrazza».

Parliamo di menu che proporrete...

«La tipologia rimane ancorata al territorio con le sue importanti tradizioni, ma allargheremo l’offerta con gradualità per soddisfare le esigenze che dovessero presentarsi. Non mancherà la “Ciavatta”, invenzione gergale e suggestiva dei nostri genitori Franco e Silvana che hanno regalato a tutti i ristoratori il nome divertente che ora compare in tutti i menù del territorio, sostituendo l’originale pacchero di altra provenienza».

Quindi dal porto con mare a nord-ovest e tramonto, al Passetto con mare di sud-est con l’alba. Questo il primo caso inverso del giorno: ha qualche significato?

«Significa ricominciare dopo una grande esperienza e mettersi in gioco per un futuro più sentito e responsabile. Il Ristorante Passetto ha una storia insostituibile. Faremo del nostro meglio».

Il Passetto, nome storico, è importante: cosa ne pensate?

«Il ristorante a forma di torta progettato dall’ingegner Gino Costanzi rappresenta un punto fermo per tutte le cerimonie di tantissimi anconetani veraci e quindi ci interessa anche sul lato affettivo che sentiamo nostro al pari di ogni cittadino. Il nostro dovere è di mantenere vive le tradizioni e porre il ristorante fruibile a ogni categoria. La pizza però solo la sera».

Le vostre aspettative?

«Man mano nel procedere, valuteremo con estrema attenzione le esigenze che si presenteranno e per quanto possibile ci adegueremo per meglio comprendere e accontentare. Siamo qui per la città e per ben figurare con gli ospiti che arrivano ad Ancona».