Ancona, panchina bollente: Donadel in pole

Colavitto verso l’esonero, la società ha contattato l’ex vice allenatore dello Spartak e l’ex trainer del Siena Maddaloni. Il primo è favorito

Ancona, panchina bollente: Donadel in pole

Ancona, panchina bollente: Donadel in pole

L’Ancona continua a sfogliare la margherita dei papabili sostituti di Colavitto, ma nelle ultime ore sembra esserci stata una decisa virata verso Marco Donadel: dovrebbe essere lui il prescelto a sostituire Gianluca Colavitto che ormai, salvo a questo punto clamorosi colpi di scena dell’ultimo momento, pare abbia terminato in anticipo la sua avventura in biancorosso. Nelle scorse ore infatti, l’ex centrocampista è stato contattato dalla dirigenza dorica: una telefonata che rappresenta un chiaro indicatore di come la società sembra avere le idee molto chiare in tal senso.

Leggermente più defilato invece Massimiliano Maddaloni, ex tecnico del Siena, anche lui contattato dall’Ancona. La rosa sembra quindi essersi ormai ristretta a questi due nomi e nella giornata di martedì potrebbe arrivare l’annuncio ufficiale. La dirigenza pare quindi intenzionata a scommettere su un allenatore emergente (quarant’anni tra dodici giorni, ndr) piuttosto che su uno più esperto per questa decisiva volata finale. Da noi contattato sulla questione, lo stesso Maddaloni non ha nascosto il piacere per l’interesse mostratogli dal club dorico, affermando che non ci penserebbe due volte ad accettare un’eventuale chiamata: "Se dovesse succedere sarei contentissimo, Ancona è una piazza importante e con una buona squadra, quindi ci sarebbero tutti i presupposti per lavorare bene". Maddaloni subentrerebbe a due partite dal termine della regular season: una situazione che il tecnico napoletano ha già vissuto in passato quando, nella stagione 2008-09, lasciò la guida della Primavera della Juventus per fare da vice a Ciro Ferrara, chiamato ad allenare la prima squadra per le sfide contro Siena e Lazio dopo l’esonero di Claudio Ranieri: "In queste situazioni conta più l’aspetto mentale che quello tecnico - tattico - prosegue Maddaloni - la cosa più importante sarebbe quella di ricreare l’autostima che questa squadra ha avuto per lunghi tratti durante il campionato e che ha invece un po’ perso nel girone di ritorno". Molto più defilato invece Marco Alessandrini, che proprio come Maddaloni quest’anno è stato visto diverse volte in tribuna al Del Conero come spettatore interessato: "L’Ancona in questo momento ha un altro allenatore, quindi non penso sia corretto parlarne. Oltretutto io non sono stato contattato dalla società, ma il fatto che abbiano accostato il mio nome alla squadra fa sicuramente piacere. Il calo dell’Ancona? Facile parlare ora, ma eventuali analisi andrebbero fatte al termine del campionato". Alessandrini, cuneese di nascita ma marchigiano d’adozione (risiede a Senigallia, ndr) è un veterano della categoria, potendo vantare diverse esperienze tra cui proprio l’Ancona, allenata nella Serie C2 2005-06. I più recenti trascorsi lo hanno invece visto alla guida della Recanatese in Serie D dal 2017 al 2019, del Fano, condotto alla salvezza in Serie C nel 2020 e della Pistoiese, con cui l’anno scorso retrocesse dopo aver perso i playout nel doppio confronto con l’Imolese, in un’annata in cui si tolse lo sfizio di battere, nel giorno del suo debutto sulla panchina arancione, proprio l’Ancona al Del Conero con un secco tre a zero. Quel che è certo, è che l’avventura di Colavitto è ormai giunta al capolinea e Donadel è sempre più vicino. Ma occhio a Maddaloni nelle retrovie...

Gianmarco Minossi