
Arbitro spintonato e preso a calci da dietro, sospesi dal giudice sportivo per ben due anni tre giocatori più il capitano della squadra Largo Europa Luciano Bocchini. L’accerchiamento in campo è avvenuto sabato allo Spivach di Cingoli, durante la partita di Seconda categoria, girone D: Cingolana contro Largo Europa. A pochi secondi dalla fine della partita l’arbitro, Leonardo Fontinovi di Fermo, ha fischiato il calcio di punizione e a quel punto la maggior parte dei calciatori del Largo Europa, compresi quelli in panchina, hanno circondato l’arbitro spintonandolo e prendendolo a calci. Dolorante l’arbitro è stato costretto a sospendere la partita a pochi secondi dalla fine. La squadra di casa, capolista, ha vinto 2 a 1 in rimonta sul campo, ma il giudice sportivo ha assegnato la vittoria a tavolino (3-0), punendo così la formazione avversaria. Ma non è tutto perché il capitano del club jesino Alessandro Bove, chiamato a fornire i nominativi di tutti i giocatori coinvolti nell’aggressione, è stato squalificato fino al 3 aprile 2024. La stessa data fino a quando non potranno giocare anche altri tre calciatori del Largo Europa: Samuele Vito, Matteo Capotondi e Jean Paul Kouao Malan, per "essere stati riconosciuti personalmente dall’arbitro" spiega il comunicato della federazione marchigiana. Dal referto arbitrale viene rilevato che la gara è stata "definitivamente sospesa a pochi secondi dalla fine in conseguenza di un’aggressione subita dal direttore di gara, che ne ha messo a repentaglio l’incolumità fisica". Si legge nel referto dell’arbitro che lo stesso, dopo aver fischiato un calcio di punizione a favore della squadra di casa, veniva circondato e aggredito da quasi tutti i calciatori della società di Jesi, inclusi i componenti della panchina, che lo spintonavano e gli tiravano calci da tergo, procurandogli dolore. Di tutti i giocatori partecipanti all’aggressione l’arbitro riusciva a riconoscere solo il numero 5, Samuele Vito, il numero 15 Matteo Capotondi ed il 10 Jean Paul Kouao Malan. Nel contempo altri calciatori urlavano all’indirizzo del direttore di gara espressioni gravemente minacciose. Uscito dal terreno di gioco l’arbitro è tornato a casa, ma l’indomani ha raggiunto il pronto soccorso dove gli è stato diagnosticato un politrauma da aggressione con prognosi di cinque giorni. Così, ritenuta la società Largo Europa responsabile di fatti che hanno impedito il regolare svolgimento della gara e della condotta violenta, il giudice ha applicato alla società la sanzione sportiva della perdita della gara e la squalifica del capitano e di tre giocatori. Già quest’anno in provincia di Ancona si è assistito a diversi episodi di violenza che tutto il Comitato regionale Marche e il movimento dilettantistico hanno fortemente condannato.