Il mister verso la conferma Non sarà una rivoluzione, la squadra verrà rafforzata

Clima positivo alla cena di fine anno. Tutti uniti verso una stagione da protagonisti

La cena svoltasi venerdì scorso all’agriturismo Colle del Sole ha di fatto sancito ufficialmente la fine della stagione sportiva dell’Ancona, ma la dirigenza è già al lavoro per programmare quella che verrà: non tanto in ottica mercato, quanto piuttosto per quel che concerne l’organigramma tecnico e societario. Il clima che si respirava alla cena e le parole pronunciate dall’amministratore delegato Roberto Ripa e dal direttore generale Roberta Nocelli, lasciano presagire che la strada tracciata dal club sia nel segno della continuità, esattamente come accaduto negli ultimi anni.

La parola rivoluzione non è affatto contemplata: non è stata una stagione disastrosa, è vero che ci sono stati momenti difficili che hanno compromesso il cammino della squadra verso i piani alti della classifica, ma è altrettanto vero che degli spunti positivi quest’annata li ha lasciati in dote. A cominciare dal rush finale: ed è qui che entra in ballo la questione tecnica. Arrivato da novizio e accolto tra lo scetticismo generale dell’ambiente, Marco Donadel ha saputo calarsi perfettamente non solo nella realtà anconetana, ma anche nel mondo della Serie C: le parentesi da tecnico delle giovanili della Fiorentina prima e da vice di Paolo Vanoli sulla panchina dello Spartak Mosca poi, sono state un’ottima palestra per il mister di Conegliano Veneto, che ha avuto il merito di aver rinvigorito in pochissimo tempo un gruppo psicologicamente demotivato negli ultimi due mesi della gestione Colavitto. A meno di clamorose sorpreso l’alleatore dell’Ancona sarà lui. Del resto, i risultati parlano per lui: due vittorie, tre pareggi e una sconfitta in sei partite rappresentano uno score sufficiente a garantirgli la conferma sulla panchina dorica ed in questo senso la linea indicata dal club sembra proprio questa. Decisive, da questo punto di vista, sono state la vittoria di Carrara e il doppio pareggio col Lecco, dove l’Ancona ha pagato solamente la peggior posizione in classifica. Donadel merita di ripartire potendo cominciare il lavoro dall’inizio, con una squadra costruita appositamente per lui, a sua immagine e somiglianza: ne è ben consapevole la società, che proprio per questo motivo sembra orientata a confermare il tecnico (il cui contratto è in scadenza il prossimo 30 giugno, ndr). Stessa sorte potrebbe toccare al direttore sportivo Francesco Micciola: anche qui la dirigenza sceglierebbe la linea della continuità, sulla scia dei risultati ottenuti a Matelica prima e ad Ancona poi. Qualche scelta operata in fase di mercato la scorsa estate ha fatto discutere, ma non si può negare che molti innesti si siano rivelati azzeccati: a cominciare dalla porta, con la scelta di Perucchini, senza dimenticare gli esterni Mezzoni e Martina o il centrale Mondonico, passando poi per Simonetti, Spagnoli e Di Massimo. Il lavoro e l’esperienza del ds sono sotto gli occhi di tutti e il duo Nocelli-Canil stravede per lui fin dai tempi di Matelica: proprio per questi motivi è ragionevole pensare ad una conferma del direttore, animato anch’egli dalla volontà di riscattare un’annata in chiaroscuro. Per il mercato, insomma, ci sarà tempo: prima bisogna gettare le basi per l’Ancona che verrà, a partire dalle sue fondamenta.

Gianmarco Minossi

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