Coronavirus Ascoli, prima il lockdown e ora il decreto. Matrimonio rinviato due volte

La rabbia di Sara: "Nozze previste a maggio e spostate a ottobre: ora nuovo stop. Abbiamo già anticipato 25mila euro"

Matrimonio rinviato per covid, Sara Terrani insieme al suo promesso sposo Lorenzo Morzillo

Matrimonio rinviato per covid, Sara Terrani insieme al suo promesso sposo Lorenzo Morzillo

Ascoli, 14 ottobre 2020 - "Un giorno meraviglioso … destinato a non arrivare mai". È sconsolata e piena di delusione la voce di Sara Terrani, che dopo tanti progetti andati in fumo, sabato avrebbe dovuto coronare il suo sogno più grande: sposare Lorenzo Morzillo, l’uomo che ama da ormai 15 anni. Costretta a rinviare le nozze a maggio a causa del lockdown, Sara ha atteso con ansia e trepidazione l’arrivo del giorno più bello della sua vita. Ma ecco che a un passo dal traguardo, tutto è crollato di nuovo, trascinando i due sposi promessi in un bagno di frustrazione e tristezza. Alla cerimonia, che avrebbe dovuto svolgersi nella chiesa di Santa Felicita a Colli del Tronto, seguita da un pranzo in grande stile nella verde cornice offidana di Villa San Lazzaro, avrebbero partecipato 140 persone. Tutto era ormai pronto, ma il nuovo decreto firmato dal premier Conte (che prevede il limite massimo di 30 invitati) ha spezzato l’incantesimo, ancora una volta.

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Sara, come si sente adesso? "Sono interdetta e senza parole. A 4 giorni del matrimonio è arrivata questa notizia come un fulmine a ciel sereno. Non so cosa fare e sono così sconsolata che non so più se sposarmi o meno". Addirittura… "Il fatto è che avevamo già rimandato tutto una volta. In quella occasione avevamo previsto 350 invitati, poi è arrivato il lockdown. Avevamo già fatto le pubblicazioni e, incrociandole con le disponibilità dei fornitori, abbiamo spostato tutto a ottobre per non perdere i soldi". In che modo avete riorganizzato la cerimonia? "Abbiamo ridotto il numero degli invitati a 140 e speravamo che a distanza di 5 mesi la situazione potesse essere tale da consentire una bella festa. Noi ci tenevamo tantissimo. Stiamo insieme da 15 anni e non abbiamo avuto una vita facile. Quando aspetti così tanto non immagini un matrimonio in piccolo, ma un giorno speciale". E ovviamente ora sarebbe impossibile pensare a una festa con soli 30 invitati… "Certo. Abbiamo già anticipato 25mila euro per il ristorante, le camere d’albergo, il fotografo, la parrucchiera, le bomboniere e tutto il resto. Molti dei nostri invitati, inoltre, ci hanno fatto i regali. Cosa facciamo, gli diciamo di non venire?" C’erano alternative? "Sicuramente il Governo avrebbe dovuto giocare d’anticipo. E’ impensabile emanare un decreto con effetti immediati in questa situazione. Avrebbero potuto almeno darci una settimana di cuscinetto". Cosa chiedete adesso? "Una deroga. Possiamo fare più attenzione, portare mascherina durante la cena, essere attenti. Ciò che mi dispiace è che magari sabato io non mi sposerò, e poi andrò a mangiare la pizza e nel locale ci saranno 250 persone".