
Diffamazione via web. Insulti contro Antonini, la vicenda finisce in aula
Ha preso il via l’altroieri davanti al tribunale di Ascoli il processo scaturito dalla denuncia di Andrea Antonini, attualmente assessore regionale, per fatti che risalgono ad aprile 2020 e che concernono essenzialmente alcuni post su Facebook. Assistito dall’avvocato Christian Schicchi, Antonini ha chiesto un risarcimento danni ai due imputati e ieri, in apertura del dibattimento, il giudice Angela Miccoli ha ammesso la costituzione di parte civile del 51enne politico ascolano, eletto in consiglio regionale nelle file della Lega. Inizialmente, a seguito della denuncia di Antonini, il pm Flaiani ha iscritto al registro degli indagati per l’accusa di diffamazione tre persone emettendo successivamente un decreto di citazione diretta a giudizio. Una di loro nel frattempo si è chiarita con Antonini che ha ritirato la denuncia.
Per cui restano in due nel processo: l’ascolano 56enne Massimiliano Catani, ex consigliere comunale eletto nel 1995 all’epoca della giunta Allevi, e di Arnaldo Biondi ascolano di 47 anni. Sono difesi dall’avvocatessa. Giovanna Cerqua. I post incriminati sono comparsi su Facebook a cavallo fra il 24 e il 25 aprile 2020, giorno della Festa di Liberazione.
Sulla sua pagina Antonini il 24 aprile scrisse "consiglio della nonna: stasera ritirare il tricolore dal balcone, domani lavarlo asciugarlo e farlo riposare dentro casa. Il 26 aprile all’alba farlo nuovamente risplendere sul balcone come farebbe un vero patriota...". Un post condiviso due volte quella sera stessa da Catani sulla propria pagina Fb accompagnato da due diversi commenti. Nel primo, scrisse "quando la merda della panza finisce sul cervello" e nella seconda "tu sei solo un clown e una banderuola, difficile da muovere dal vento considerato il rapporto h/kg, ma pur sempre na banderuola".
Il giorno successivo Catani tornò sulla questione pubblicando una fotografia di Andrea Antonini che all’epoca era sovrappeso. Insieme alla foto scrisse "a forza di mangiare in tutti i partiti in cui è stato senza mai lavorare un giorno in vita sua ecco come è diventato IL PATRIOTA de stocazzo. Ma stavolta se n’è passate...".
Rispondendo ad un commento in cui qualcuno gli aveva sottolineato che era "improprio attaccare una persona per l’aspetto fisico" Catani precisò che "il mio non è un attacco all’aspetto fisico (la panza ce l’ho pure io)" e che andava capita " ‘l’essenza’ e non l’apparenza di quanto scritto".
Commentando uno dei post di Catani, Biondi è accusato di aver offeso la reputazione di Antonini avendo scritto "ha proprio la faccia da porco".