Gaetano Curreri presto dimesso: "Anche questo 'grande figlio di p...' l'abbiamo sconfitto"

Il cantante, ricoverato all'ospedale Mazzoni di Ascoli, ha ringraziato fan e sostenitori dal profilo Facebook degli Stadio. Ha iniziato la mobilizzazione e il suo recupero procede regolarmente

Gaetano Curreri ha affidato il suo rigraziamento ai social

Gaetano Curreri ha affidato il suo rigraziamento ai social

Ascoli Piceno, 6 agosto 2021 - "Anche questo 'grande figlio di p...' l'abbiamo sconfitto! Difficile trovare parole per descrivere quanto vi sono grato per tutto l'affetto ricevuto". A una settimana dall'infarto che lo ha colpito, venerdì 30 luglio, a San Benedetto del Tronto (video)Gaetano Curreri continua a migliorare all'Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno e, attraverso i sui social, invia un messaggio di ringraziamento a tutti coloro che lo hanno sostenuto e curato.

Gaetano Curreri ha affidato il suo rigraziamento ai social
Gaetano Curreri ha affidato il suo rigraziamento ai social

Curreri, che verrà presto dimesso, invia il suo messaggio citando il titolo di una delle prime hit degli Stadio, 'Grande figlio di puttana' del 1981Curreri, che pubblica una sua foto in stanza con il pollice alzato, dedica "un ringraziamento particolare a una vera 'generazione di fenomeni' (altro brano degli Stadio; ndr) che mi ha tempestivamente soccorso sul palco". Infine, il cantante ha voluto ringraziare anche "i compagni di una vita", Roberto Drovandi e Andrea Fornili, nonché la manager Laura Cordischi.

Gaetano Curreri, come sta a una settimana dall'infarto

"Il paziente prosegue nel miglioramento clinico, ha iniziato la mobilizzazione e il recupero procede regolarmente", afferma nel nuovo bollettino medico il dottor Giancarlo Viviani, Direttore FF Direzione Medica di Presidio Area Vasta 5. 

Il cantante, frontman, compositore degli Stadio, la mitica rock band bolognese, autrice di numerosi successi e prima ancora gruppo di accompagnamento di Lucio Dalla, era sul palco allestito al paese alto di San Benedetto, con i Soling Strinq Quartet (Vincenzo Di Donna, Luigi De Maio, Gerardo Marrone e Antonio Di Francia) eseguendo i brani Un giorno mi dirai, Sorprendimi, Sono solo parole, Prima di partire per un lungo viaggio, Un senso, nel concerto che è un omaggio appassionato alla canzone d'autore, che offre stile ed eleganza, spaziando a 360 gradi nel panorama della grande musica italiana, impreziosito dai numerosi successi scritti proprio da Curreri per gli Stadio, per Vasco Rossi, Patty Pravo, Irene Grandi, Lucio Dalla e Noemi: con loro c'erano anche il bassista Roberto Drovandi e il chitarrista Andrea Fornili.

Avevano offerto momenti di grande interpretazione e di grande musica. Impossibile non concedere il bis con tanti applausi, ed è quello che ha fatto Curreri, non prima di essersi liberato della giacca indossata fino a quel momento, nonostante  le temperature veramente alte che in quei giorni affliggevano il territorio. Ed è proprio mentre intonava il brano "Piazza Grande" che il il cantautore ha cominciato a balbettare, riprendendo la strofa. E' sembrato che avesse perso il filo del testo sul leggìo, giacché all'inizio del concerto era stato lo stesso artista a commentare l'assoluta necessità di utilizzare lo stesso, per la sua mancanza di memoria. 

Pochi secondi dopo, però, eccolo nuovamente balbettare e barcollare, accasciandosi, sostenuto immediatamente dai componenti della sua band, che hanno evitato che l'artista cadesse a terra.  Quindi i primi soccorsi, prestati da un medico ascolano dottor Mauro Mario Mariani,  che stava assistendo al concerto, e quelli, successivi, dei medici  del 118 che una volta stabilizzato lo hanno accompagnato in autombulanza all'Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, all'Unità di Terapia intensiva cardiologica, dove è stato operato all'aorta dal dottor Pierfrancesco Grossi, dove sin da subito, ha potuto incontrare i famigliari, in particolare la sorella Gilda, che era tra il pubblico a San Benedetto del Tronto.

Dunque, le sue condizioni continuano a migliorare, tra l'affetto e gli auguri che continuano a giungere sui social al cantautore bolognese dagli amici e colleghi e dal suo pubblico, che non ha mancato di sostenere il cantante, incitandolo a non mollare.