La ferrovia dimenticata. Snobbato il sondaggio

Sulla ’Due Mari’ il coordinamento ha invitato i candidati sindaci dei vari comuni del Piceno a rispondere ad alcune domande: solo in 2 hanno risposto.

La ferrovia dimenticata. Snobbato il sondaggio

La ferrovia dimenticata. Snobbato il sondaggio

Da principale punto del dibattito politico cittadino, ad argomento (quasi) dimenticato: pochissimi sono i candidati che includono la Ferrovia Salaria nei loro programmi elettorali. E allora, Il Coordinamento ferrovia Salaria ha ideato il ‘ferrovia salaria contest’, un progetto che ha lo scopo di riportare nel dibattito il tema e far condividere ai politici il proprio parere in merito Era il 1841 quando fu redatto il primo progetto della ‘Ferrovia salaria’, ad opera dell’architetto Marini di San Benedetto. Da quella data, tante discussioni, ma sicuramente poche iniziative concrete. Così, a tutti i candidati sindaci del territorio Piceno e ai candidati alle elezioni europee della circoscrizione centro Italia sono state poste 4 domande: ‘Che funzioni ritiene potrebbe avere la Ferrovia Salaria per lo sviluppo e l’emancipazione dall’isolamento delle comunità interessate e in particolare per l’Appennino colpito dal sisma?’, ‘Che caratteristiche dovrebbe avere un treno di collegamento della sponda adriatica a Roma attraverso l’entroterra appenninico?’, ‘Con quali strumenti di intermodalità e/o offerte collegherebbe la Ferrovia Salaria ai territori?’ e per finire ‘Quali iniziative intraprenderebbe per sostenerne la realizzazione se venisse eletto?’.

Di 46 candidati sindaci, solo due risposte sono arrivate: quella dell’attuale sindaco di Monteprandone, Sergio Loggi, e quella del candidato sindaco per le elezioni comunali di Ascoli, Emidio Nardini. Per Nardini servirebbe "un treno all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e in chiave di sostenibilità (comprese le nuove possibilità di trasporto a idrogeno), con fermate progettate per servire in modo adeguato anche le comunità delle aree interne. In sostanza dovrebbe avere come priorità non tanto ‘arrivare prima’, ma arrivare in sicurezza e tranquillità, in tanti. Dal punto di vista economico, tutti i territori interessati dalla Ferrovia Salaria, in primis una città d’arte capoluogo come Ascoli, beneficerebbero del numero crescente di persone in mobilità grazie al treno".

E poi l’idea di Loggi: " Dovrebbe essere un treno con caratteristiche tecniche tali da permettere ai viaggiatori di spostarsi facilmente e velocemente sia per lavoro, sia per piacere, divenendo a tutti gli effetti un’alternativa all’uso dell’automobile privata. Ad esempio all’uso consentendo ai viaggiatori, attraverso accordi tra Regione e gestore del servizio ferroviario, di poter trasportare gratuitamente veicoli a basso impatto ambientale, quali biciclette da passeggio, bici con pedalata assistita e monopattini elettrici, si riuscirebbe ad incentivare l’uso delle rotaie come mezzo di trasporto privilegiato per la propria vacanza in luoghi dell’entroterra appenninico".

Ottavia Firmani