EMIDIO LATTANZI
Cronaca

Lavori sull’Albula. Arriva l’atteso via libera

I lavori sulla corsia ovest del lungomare di San Benedetto, all’altezza del ponte sull’Albula, hanno ricevuto il tanto atteso via...

I lavori sulla corsia ovest del lungomare di San Benedetto, all’altezza del ponte sull’Albula, hanno ricevuto il tanto atteso via...

I lavori sulla corsia ovest del lungomare di San Benedetto, all’altezza del ponte sull’Albula, hanno ricevuto il tanto atteso via...

I lavori sulla corsia ovest del lungomare di San Benedetto, all’altezza del ponte sull’Albula, hanno ricevuto il tanto atteso via libera alla ripresa. La Soprintendenza, dopo lo stop delle ultime settimane, ha infatti dato il proprio assenso, consentendo la riattivazione dell’intervento all’altezza del torrente Albula. A confermarlo è l’assessore ai Lavori Pubblici, Tonino Capriotti, che ha annunciato la ripartenza del cantiere: "La Soprintendenza doveva dare l’ok per la paesaggistica. Un documento che è arrivato in queste ultime ore e i lavori sono ripartiti".

Se il nuovo asfalto è stato già posato nei giorni scorsi, il discorso cambia per il marciapiede, su cui permangono interventi in sospeso. L’obiettivo è di garantire che tutto sia pronto in vista della Tirreno-Adriatico, la celebre corsa ciclistica che farà tappa a San Benedetto domenica 16 marzo. Sul passaggio degli atleti, Capriotti rassicura: "Non ci saranno problemi per quanto riguarda il passaggio dei ciclisti, il percorso è tranquillo".

Se l’autorizzazione non fosse arrivata entro venti giorni, il Comune avrebbe comunque potuto riprendere i lavori dalla prossima settimana. Ora, con il cantiere avviato senza più ostacoli, si prevede una fase successiva: chiusa la corsia ovest, il cantiere si sposterà sul lato est. L’obiettivo è di completare il tutto prima dell’estate, in modo da restituire piena fruibilità alla strada.

L’intervento fa parte di un più ampio progetto di riqualificazione avviato nel 2024. I lavori in atto includono la rimozione delle parti deteriorate del ponte, la sostituzione delle armature in acciaio compromesse, l’applicazione di lamine e fasciature in fibra di carbonio, l’impermeabilizzazione del viadotto, la rimodulazione del sistema di scarico delle acque e il rifacimento del manto stradale.