
Il vescovo Palmieri: "Ha amato questa terra, ha voluto portare nelle Marche il mistero pasquale".
Presentato ieri a Castel Sant’Angelo (Roma) il catalogo del Museo Sistino Vescovile di Montalto al centro del quale vi è il prezioso reliquiario che Papa Sisto V donò "alla sua patria carissima Montalto delle Marche". Presenti all’evento il vescovo diocesano Gianpiero Palmieri, la direttrice dei Musei Sistini Paola Di Girolami, il sindaco di Montalto Daniel Matricardi, Gabriele Barucca soprintendente archeologia di Cremona che ha presentato il catalogo e Clarice Innocenti già direttrice del laboratorio di restauro dell’Opificio Pietre Dure, che ha diretto il restauro. Moderatrice Barbara Jatta direttrice dei Musei Vaticani. "Sisto V con questo dono ha voluto omaggiare la sua terra. La Di Girolami ha portato la cultura di Montalto ai musei Vaticani ed è stata una delle mostre più visitate".
La direttrice dei musei Sistini ha evidenziato che sostenere la cultura per aumentare il numero dei visitatori nei nostri territori è di rilevante importanza. "Sisto V – ha affermato il vescovo Giampiero Palmieri – si è donato a Montalto, ha amato questa terra. Ha voluto far avere il Santo Sepolcro a Montalto con l’intento di portare nelle Marche il mistero pasquale". Come ci informa il collega Giancarlo Cocco di Eurocomunicazione, il soprintendente Barucca ha illustrato il reliquiario che fu donato a Montalto il 28 luglio 1586, realizzato in oro, argento e pietre preziose risalente al XIV secolo. L’opera è stata per secoli custodita nel Palazzo Civico di Montalto e veniva mostrata solo in alcune processioni annuali stabilite. Non era però l’unico regalo che Felice Peretti fece a Montalto, in quanto il pontefice rivolgendosi "ai diletti figli della terra di Montalto", associò al reliquiario lo straordinario beneficio di poter lucrare l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli che "devotamente pentiti, confessati e comunicati avessero partecipato a tali processioni".
Marcello Iezzi