Movida, si tratta sull’ora in più per servire alcol

Questo è uno dei temi che saranno dibattuti nell’incontro di venerdì sul regolamento.

Movida, si tratta sull’ora in più per servire alcol

Movida, si tratta sull’ora in più per servire alcol

Almeno un’ora in più per vendere bevande alcoliche da asporto: è questo uno dei temi che verranno discussi nell’incontro del gruppo ristretto per il regolamento della movida, che avrà luogo venerdì 17 maggio. Il nucleo, formato da Annalisa Marchegiani, Pasqualino Piunti e Giselda Mancaniello, metteranno in tavola possibili modifiche alla bozza presentata dall’amministrazione comunale a fine aprile. È intenzione del vertice comunale approvare un nuovo dispositivo valido per tutto l’anno in luogo delle tradizionali ordinanze estive, ma la stagione è alle porte e il tempo stringe. Una delle questioni riguarda il divieto, per tutti i pubblici esercizi, di vendere bevande alcoliche per l’asporto dalle 21.30 alle 6 del giorno successivo. A dimostrarsi perplesso, sul punto, era stato anche Sandro Assenti: il presidente di Confesercenti Marche aveva fatto notare, in commissione, come gli orari della movida fossero radicalmente cambiati nel corso degli anni. Per parte della minoranza, quindi, bisognerebbe spostare l’inizio di questa fascia oraria almeno alle 22.30, se non proprio alle 23. Altro punto contestato è la mancanza di un vero e proprio regolamento acustico: l’amministrazione comunale infatti deve rivedere anche questo e per l’opposizione i due dispositivi dovrebbero andare di pari passo. Nella bozza presentata è riportato il divieto di diffusione sonora all’esterno dei locali, dal lunedì al giovedì a partire da mezzanotte, mentre dal venerdì alla domenica a partire dalle 2. Infine sabato, domenica e lunedì, dall’una alle due, sarà consentita la sola diffusione di musica registrata. Nel medesimo canovaccio non sono stati previsti orari di apertura o di chiusura dei locali, fatto salvo il potere del sindaco di emanare ordinanze restrittive in caso di documentato degrado, comportamenti incivili o di potenziale pericolo. I locali ‘virtuosi’, quindi, beneficerebbero di deroghe a queste ordinanze. Di che esercizi si tratta? Di quelli che sottoscriveranno accordi con il comune: patti che li impegnerebbero ad assumere security all’interno e all’esterno dei locali, ad attuare interventi di insonorizzazione, a non avere slot machine, a posizionare limitatori agli impianti acustici, nonché cestini e posaceneri nelle immediate vicinanze. La deroga consisterebbe in un’ora di apertura in più in caso di eventi che implichino la restrizione dell’orario. Il dibattito verterà anche su queste premialità, che potrebbero essere integrate con sanzioni per i locali che non rispettano le regole. Infine, verrà istituito un organo per controllare l’applicazione del regolamento e segnalare criticità, formato da rappresentanti dell’amministrazione comunale, associazioni di categoria, esercenti e abitanti. Il regolamento dovrebbe essere approvato entro poche settimane.

Giuseppe Di Marco