Ospedale Mazzoni Ascoli Piceno, apre il nuovo reparto di 'Malattie infettive'

Chiuso da 10 anni è stato realizzato a tempi di record grazie a contributi privati: può ospitare 20 pazienti covid

Decisiva è stata la riunione tra i vertici dell’Area Vasta 5

Decisiva è stata la riunione tra i vertici dell’Area Vasta 5

Ascoli Piceno, 19 ottobre 2020 - Era nell’aria da qualche giorno ma adesso è ufficiale. Nelle prossime ore il Mazzoni tornerà ad avere dopo dieci anni ’malattie infettive’: il nuovo reparto, realizzato in tempi record grazie ai contribuiti di privati nella palazzina sopra il trasfusionale dove sono stati allestiti i posti letto, accoglierà pazienti Covid. Decisiva è stata la riunione di ieri tra i vertici dell’Area Vasta 5, che hanno deciso di accelerare i tempi vista la situazione.

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Il prossimo passo, se i contagi dovessero continuare su questi ritmi, potrebbe però essere quello di tornare allo schema di marzo, con l’ospedale di San Benedetto attrezzato per la pandemia. Sono momenti concitati per la sanità picena, soprattutto dopo che il virus è entrato nei reparti. Fondamentale ora sarà riuscire a separare gli ingressi, e proprio per questo nella nuova area realizzata si accederà attraverso un percorso dedicato. In queste settimane i ricoverati del Piceno erano stati dirottati a Fermo, all’ospedale di Ancona, a Marche nord, nella terapia intensiva del Madonna del Soccorso e nella Rsa di Campofilone.

Con il nuovo reparto, dove veranno trasferiti medici e infermieri di Pneumologia, guidati dal primario Vittorio D’Emilio non toccando gli altri settori, si spera di riuscire a far fronte all’emergenza. Sulla questione si sono interessati anche il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, e il neo assessore regionale Guido Castelli. "Ho scritto alla direzione sanitaria - ha detto Fioravanti - perché dobbiamo affrontare l’emergenza come abbiamo fatto sempre: l’ospedale covid deve essere diviso dal no covid, cercando di avere 80 posti attrezzati a San Benedetto e le altre prestazioni ad Ascoli. Perché in questo momento l’importante è non rischiare di mischiare nella stessa struttura pazienti con e senza virus".

La speranza comunque è che il nuovo reparto, una volta passata l’emergenza, resti attivo: l’attuale situazione ha mostrato chiaramente l’importanza di avere ospedali attrezzati.