REDAZIONE ASCOLI

Passaggio di testimone in chiesa a Mozzano: don Andrea a Stella

Un passaggio di testimone storico ed emozionante, di quelli che segnano la vita di una comunità religiosa e civile. Dopo ben ventidue anni lo scorso sabato 3 ottobre don Andrea Tanchi ha lasciato la parrocchia dei SS. Cosma e Damiano di Mozzano. Nell’ambito delle nuove nomine decise dalla Curia ascolana, infatti, don Andrea è divenuto oggi parroco nelle Parrocchie di Maria SS. Assunta di Monsampolo del Tronto e di S. Maria Madre della Chiesa di Stella. Al suo posto nel paese alle porte di Ascoli è giunto invece, don Giuseppe Capecci che, a sua volta, ha lasciato le parrocchie di S. Maria Goretti e della Madonna del Rosario a Borgo Miriam di Offida. Il saluto e al tempo stesso l’insediamento si è svolto in una cerimonia densa di commozione, celebrata dal Vescovo Giovanni D’Ercole alla quale ha presenziato anche il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, in una chiesa gremita al massimo delle disposizioni anticovid che ha costretto tanti parrocchiani ad assistere dalla piazza. "Dentro le mie vene scorre oramai sangue mozzanese – sono state le parole del Priore nel suo commosso saluto-, questi anni sono volati, ma nella mia mente ho il volto di ognuno di voi e di tutti i cari che ho accompagnato nel loro ultimo saluto per affidarli nelle mani di Dio". Per lui, considerato da tutti un riferimento ben oltre la carica spirituale e che a sua volta succedeva allo storico Priore don Antonio Firmani, la comunità ha riservato a fine celebrazione un lungo e sentito applauso. Fra le tante ‘eredità’ lasciate, morali e materiali, spicca la ristrutturazione dell’intero complesso della chiesa nuova che, nel 2017, così come lo stesso don Andrea, ha festeggiato i 50 anni di vita. In rappresentanza della comunità di Mozzano, il saluto di due parrocchiani che hanno ringraziato don Andrea "per il grande impegno profuso e per la spontaneità con cui testimonia il Vangelo, insieme alla promessa che sarà sempre il ‘nostro don Andrea’". Tanta stima e affetto, poi, sono stati fin da subito riservati a don Giuseppe, con la certezza che il suo sacerdozio sarà altrettanto ricco di amore e spirito di servizio.