
Viola Rossi, segretaria generale della Fp Cgil: "Forte preoccupazione". Giorgio Cipollini della Cisl: "Se ne è andata alla prima opportunità". .
"Cambia ancora la direzione generale, ma i problemi non cambiano mai". La constatazione arriva da Viola Rossi, segretaria generale della Fp Cgil di Ascoli, a poche ore dall’assegnazione del nuovo incarico alla dottoressa Natalini. "Non possiamo che esprimere forte preoccupazione per le sorti delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità pubblica picena che, da troppi anni, attendono di poter risolvere questioni contrattuali e normative che sino ad oggi nessuna direzione è riuscita a sanare – spiega la sindacalista –. Certamente il presidente Acquaroli ricorderà che in questo territorio, tra direttori generali e commissari straordinari, negli ultimi quattro anni si sono avvicendati ben sei dirigenti che, alcuni per volontà, altri per impossibilità dettata dalla limitatezza temporale dell’incarico stesso, non hanno risolto questioni che nel resto delle province sono sanate da tempo. Gli arretrati dovuti, i tempi di vestizione e di consegna nonché i buoni pasto sono solo alcune delle questioni sulle quali non si vuole mettere mano e che anzi hanno visto ultimamente da parte della dg, forse come ultimi adempimenti prima della partenza, la produzione di determine fortemente penalizzanti per il personale dipendente e per le quali sono già state prodotte delle diffide di revoca. Il timore è dunque che questa direzione, che ha accelerato l’assunzione degli stessi atti – conclude Viola Rossi –, non intenda operare alcuna revoca né rispetto ai tempi di vestizione pregressi né rispetto al nuovo regolamento mensa che, se possibile, peggiora le condizioni attuali di fruizione della stessa aumentando il contributo delle lavoratrici e dei lavoratori che ne fruiscono. Tutto senza restituire neppure un euro a chi in questi anni avrebbe dovuto ricevere dei buoni pasto che l’azienda non ha mai riconosciuto. Chiediamo alla Natalini di intervenire, almeno revocando gli atti da lei adottati".
All’attacco anche Giorgio Cipollini della Cisl. "Alla prima opportunità, la Natalini ha colto l’occasione per tornare, con i galloni, nella sua terra natia – sostiene il sindacalista –. Il successore si troverà a gestire una situazione a dir poco esplosiva in quanto, oltre alle note difficoltà finanziarie che coinvolgono l’intero sistema della sanità pubblica, nell’azienda di Ascoli i dipendenti, a seguito di una reiterata violazione di diritti, vantano un credito nei confronti del loro datore di lavoro di diverse migliaia di euro cadauno. Essi, inoltre, lamentano carichi di lavoro insostenibili derivanti dagli indiscriminati e drastici tagli del personale. Tutti elementi che hanno depauperato la bontà del servizio sanitario pubblico del territorio, tanto che la cittadinanza è costretta, di giorno in giorno, sempre più a rivolgersi alla fiorente sanità privata".