REDAZIONE BOLOGNA

Aggredisce e minaccia la compagna a Bologna: 41enne indagato per maltrattamenti

La vittima si è rivolta ai carabinieri che hanno subito attivato il cosiddetto ‘codice rosso’ per tutelare la donna

La donna si è rivolta ai carabinieri

Castenaso (Bologna), 17 novembre 2023 – Ha aggredito la compagna, arrivando anche a procurarle una distorsione alla spalla, oltre a spiarle le chat sul cellulare e minacciarla. La donna, un'impiegata italiana di circa 30 anni, si è infine rivolta ai carabinieri che nei confronti dell'uomo, un quarantunenne italiano, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi, accesso abusivo a un sistema informatico o telematico, violenza privata e lesione personale aggravata, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna, nasce dalla querela della vittima che a ottobre 2023 ha denunciato il compagno ai carabinieri per tutte le violenze subite, fisiche e psicologiche. La donna ha raccontato che la relazione era iniziata male fin da subito e alla nascita del figlio è anche peggiorata, in quanto lui non lo voleva e accusava la vittima di averlo "incastrato", disinteressandosi così della vita familiare e mostrandosi infastidito e indisponibile a fornire le cure necessarie alla crescita del neonato.

L'uomo, inoltre, col tempo, per controllarla era arrivato a clonare la messaggistica del cellulare della compagna, aggredendola fisicamente e rompendole il telefono perché a suo dire aveva trovato una conversazione sospetta. Le violenze, però, non erano finite. La sera del 25 settembre di quest'anno il quarantunenne ha nuovamente aggredito e minacciato la compagna: "Ti sfondo il cranio! Ti prendo a calci in faccia!", procurandole una distorsione alla spalla nel tentativo di strapparle il cellulare da mano.

La donna, resasi conto che la situazione stava diventando pericolosa, si è rivolta ai carabinieri che hanno attivato subito il cosiddetto ‘codice rosso’, in attesa degli sviluppi giudiziari che hanno portato all’emissione della misura cautelare.