Bologna, 1 marzo 2023 – Torna a colpire la mano degli anarchici: “41bis = tortura, Alfredo libero”, sono le scritte comparse su un pullman della Polizia penitenziaria del carcere milanese di Opera, che aveva accompagnato alcuni detenuti a un evento teatrale a Bologna.
La pista porta quasi senza alcun dubbio all'area dell'antagonismo anarchico, visti i ‘graffiti’ a favore di Cospito, contro il regime del carcere duro e contro il direttore del penitenziario, Silvio Di Gregorio.
Ferma la presa di posizione del Sindacato autonomo Polizia penitenziaria Sappe, che esprime ''solidarietà ai poliziotti di Opera ed al direttore Di Gregorio'' ed auspica che si faccia luce sull'inquietante episodio.
''Quel che è avvenuto ieri a Bologna merita di essere approfondito con estrema attenzione. Si tratta di una inaccettabile intimidazione che respingiamo con forza. Auspico che le indagini facciano piena luce su questo grave e inquietante episodio'', dichiara il segretario generale del Sappe Donato Capece, che stigmatizza come ''dopo le gravi vicende di Santa Maria Capua Vetere e le corali proteste contro il regime detentivo del 41 bis sono state molte le prese di posizione inneggianti all'odio verso il Corpo di polizia penitenziaria e i suoi singoli appartenenti da parte dell'area extraparlamentare ed antagonista in tutta Italia''.
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