Bologna cuore pulsante del dibattito nazionale sui temi dell’immobiliare. Nelle giornate di ieri e oggi, la città ha ospitato gli stati generali di Confabitare, la due giorni sul futuro del tema casa che ha riunito presidenti e dirigenti dell’associazione dei proprietari immobiliari, provenienti da tutta Italia.
Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, ha descritto i temi al centro dell’agenda: "Un evento in cui si intrecciano analisi dello scenario immobiliare, aggiornamenti normativi e strategie operative per affrontare le nuove sfide del settore". Inoltre, particolare attenzione è stata riservata ai decreti Salva Casa e Sicurezza, quest’ultimo perché "affronta il tema delle occupazioni abusive", dice Zanni. Non solo, "sono sotto gli occhi di tutti i problemi che stanno accadendo a Bologna: gli ultimi episodi, l’uomo armato di machete in autobus o l’altro che prende a sforbiciate la gente, sono preoccupanti. Bisogna fare qualcosa", attacca il presidente di Confabitare.
Anche per questo Confabitare ha annunciato, insieme a Gabetti Lab, ditta che opera nel settore della riqualificazione e della gestione condominiale, il servizio ‘Artigiano Amico’, capofila nel settore dell’assistenza tecnica a proprietari e famiglie per la tutela della proprietà immobiliare. Si tratta di una "centrale operativa h24 che segue ogni fase dell’intervento, garantendo risposte tempestive alle famiglie e un tempo medio di risoluzione del problema di 3 ore – riferisce Confabitare -. Altro elemento fortemente competitivo è la rete di oltre 12mila tecnici".
Soddisfazione che emerge anche nelle parole di Zanni: "Abbiamo raggiunto con grande successo la nostra missione istituzionale di diventare interlocutori credibili con i nostri associati", dice. Tuttavia, non si poteva non analizzare anche la situazione "di stallo" del mercato abitativo bolognese: "Un proprietario su tre non vuole affittare perché ha avuto esperienze negative in passato", sostiene Zanni. Tra i possibili modi di risoluzione, la Fondazione per l’abitare del Comune non soddisfa Confabitare: "Non sono chiare alcune cose – racconta –. In questi anni dalla giunta sono state tante le promesse disattese". Spostandosi sugli affitti brevi, Confabitare annuncia di aver notato "un’inversione di tendenza: i proprietari si stanno stancando di tutte le incombenze richieste da questa attività".
Non solo appartamenti sfitti o ad uso turistico ma anche negozi. "La tassazione sugli immobili è troppo elevata – chiarisce Zanni –. Chiediamo l’introduzione della cedolare secca per gli immobili commerciali, a patto che il proprietario conceda a un prezzo minore la locazione della struttura".
Giovanni Di Caprio