Baby gang a Casalecchio: ordinanze anti-degrado, la rivolta dei locali

La chiusura anticipata di bar e ristoranti in zona Unipol Arena scatena la protesta dei commercianti

Casalecchio (Bologna), 29 ottobre 2022 - Giro di vite , tra le proteste dei locali pubblici (bar, ristoranti, pub, pizzerie, tavole calde, chioschi e paninoteche ambulanti) per arginare il fenomeno delle baby gang.

Alcuni membri della baby gang durante l’intervento dei carabinieri
Alcuni membri della baby gang durante l’intervento dei carabinieri

È quanto messo in atto nei giorni scorsi dal Comune di Casalecchio con due successive ordinanze in vigore fino al 31 dicembre prossimo. Due ordinanze che nella cittadina sul Reno stanno mandando su tutte le furie gli operatori commerciali e sollevando le proteste delle associazioni di categoria. La prima ordinanza (la numero 28) prende di petto l’Unipol Arena e impone "in occasione di tutti gli eventi organizzati nella struttura – recita il testo – la chiusura entro le 23 delle attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande situate entro il perimetro individuato nell’immagine allegata".

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E l’immagine della mappa della zona è inequivocabile. La chiusura alle 23 riguarda i pubblici esercizi sorti negli ultimi due anni di fianco all’Unipol Arena, come quelle esistenti o aperti temporaneamente di fianco all’Ikea e a Leroy Merlin e, soprattutto, quelli sorti al terzo piano della galleria del centro commerciale Gran Reno, inaugurate qualche mese fa proprio di fronte all’Unipol Arena.

A sua volta, l’ordinanza numero 29 vieta ai pubblici esercizi di tutto il territorio di Casalecchio la vendita da asporto di bevande, alcoliche e non, in contenitori di vetro o in lattina nel corso di manifestazioni, mercati, fiere, sagre, feste paesane, competizioni o eventi sportivi, concerti, spettacoli. Gli esercizi che hanno un dehors potranno somministrare le bevande solo in bicchieri di carta. Infine, quando all’Unipol Arena c’è un evento o un concerto, il divieto si estende ai pubblici esercizi delle vie circostanti (De Curtis, Cervi, Coppi, sottopassi pedonali ferroviari e cavalcavia pedonale delle vie De Curtis, Monroe, Lennon, Giovannini e Costituzione), come a quelli ambulanti che sciamano ad ogni manifestazione.

"Queste ordinanze – sottolinea Loreno Rossi, direttore di Confesercenti Bologna – colpiscono in primo luogo le numerose imprese che hanno da poco aperto un bar, un ristorante o un pub al terzo piano della galleria commerciale del Gran Reno. E proprio nel periodo di maggiori attese, quello che precede il Natale. Ma non solo".

"Con l’ordinanza numero 29 – prosegue ancora Rossi – vengono penalizzati tutti i pubblici esercizi dell’intero territorio casalecchiese che, in occasione di eventi o sagre, sono costretti a somministrare le bevande in bicchieri di carta ai clienti seduti ai tavolini dei dehors. E questo anche se i locali si trovano alla Croce o a San Biagio o in un altro quartiere posto a chilometri di distanza dal clou di una sagra come può essere quella di San Martino che si aprirà tra qualche giorno e che si svolge tutta nella centralissima piazza del Popolo".

Come uscirne? "Non si può trasformare un problema di ordine pubblico come quello delle baby gang – ricorda Rossi – in un problema di costume, di vivere civile. Va affrontato intensificando i controlli, mettendo più agenti sulle strade, coinvolgendo le famiglie. Non certo con le restrizioni sui pubblici esercizi, specie in un periodo critico come l’attuale".

Parole che non lasciano spazio a interpretazioni. "Le baby gang – conclude Rossi – sarebbero state il problema principale del dopo pandemia. Fu lo stesso questore a metterci in guardia quando, non appena insediata, mi ricevette assieme a Massimo Zucchini, presidente della nostra associazione. Ma nessuno ha dato peso alle sue parole".

 

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